ABRUZZO
Tagli ai treni per 350 milioni, a Lanciano la manifestazione regionale
La protesta organizzata da Cgil e Uil nell'ambito dello sciopero generale di venerdì
LANCIANO. Sindacati del settore trasporti in protesta venerdì 17 novembre a Lanciano per il taglio di circa 350 milioni di euro destinati ai treni dell'alta velocità sulla linea adriatica. Nell'ambito dello sciopero generale di venerdì, Cgil e Uil hanno organizzato la manifestazione di Lanciano: previste centinaia di partecipanti provenienti da tutto il territorio regionale.
"La blindatissima legge di bilancio voluta dal governo", affermano i segretari regionali di Cgil e Uil, Carmine Ranieri e Michele Lombardo, "oltre a non contrastare il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e a non offrire futuro ai giovani, prevede misure inserite sotto traccia tra i diversi articoli di cui si compone, in grado di penalizzare ulteriormente quel sistema infrastrutturale regionale già ampiamente deficitario rispetto al resto del paese come stanno a dimostrare ad esempio i perenni ritardi per i lavori sulle arterie autostradali saliti in questi giorni all’onore della cronaca a seguito delle dichiarazioni del ministro Salvini".
Secondo i sindacati, nelle more dell’art. 56 che attiene il “Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture”, è stato previsto "un ulteriore “scippo” molto simile a quello al quale abbiamo già assistito attraverso lo stralcio delle risorse europee del Pnrr destinate alla velocizzazione del collegamento trasversale Pescara-Roma. L’articolo in questione, infatti, nel prevedere l’autorizzazione di un finanziamento di 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025 per la Linea AV/AC Milano Genova (terzo valico dei Giovi), stabilisce altresì che tali risorse vengano intercettate per un importo complessivo analogo di 350 milioni (di cui 150 milioni nel 2024 e di 200 milioni nel 2025) dal definanziamento dell’autorizzazione di spesa in favore di Rete ferroviaria Italiana (RFI) per l'accelerazione degli interventi finalizzati alla promozione del trasporto con caratteristiche di alta velocità e alta capacità (AV/AC) sulla linea ferroviaria adriatica”.
"In definitiva", concludono i sindacati, "il sistema trasportistico e infrastrutturale della nostra regione continua a essere pesantemente bistrattato dalle istituzioni nazionali fino al punto di non rendere nemmeno partecipi delle decisioni quel governo regionale che a cominciare dal presidente Marsilio continua invece a tessere le lodi di chi sta seriamente minando la crescita e lo sviluppo del nostro territorio".