Tasse, via agli aumenti per 187mila abruzzesi. Marsilio: “Manovra equa da 44 milioni, sfido gli altri a dire il contrario”

Dopo la delibera il presidente arriva in conferenza stampa accompagnato da Nicoletta Verì e dagli assessori di FdI. Assenti Lega e Forza Italia, il governatore commenta: «È una casualità»
L’AQUILA. Il presidente della Regione Marco Marsilio conferma la manovra da 44,7 milioni di euro per ripianare i deficit delle quattro Asl abruzzesi e ufficializza le nuove aliquote dell’addizionale Irpef per il 2025, suddivise in base a tre scaglioni di reddito. La riforma «all’insegna dell’equità e della giustizia sociale», com’è stato più volte ribadito, si traduce in un aumento delle tasse per 187.609 lavoratori e pensionati, pari al 27,77% della platea dei contribuenti, e in una diminuzione delle imposte per 488.032 cittadini con redditi bassi, poco più del 72%.
LA SFIDA DI MARSILIO
Accompagnato in conferenza stampa dai soli assessori in quota Fratelli d’Italia, con l’aggiunta di Nicoletta Verì, titolare della delega alla Salute, il presidente Marsilio ha lanciato il guanto di sfida sia a Luciano D’Amico e ai consiglieri del Patto per l’Abruzzo, che nei giorni scorsi avevano criticato aspramente i rincari, sia ai suoi stessi alleati di Forza Italia e Lega «assenti per casualità) che avevano espresso un sì condizionato alle modifiche prima dell’approvazione di ieri mattina in giunta. «Siamo aperti al confronto e a proposte migliorative, se dovessero trovare un algoritmo migliore o una misura migliore di questa per far quadrare i conti e ripianare i bilanci, io sarò pronto a valutarla e anche ad approvarla», ha evidenziato Marsilio. «In Abruzzo pagherà di più solo chi può permetterselo», ha poi aggiunto il presidente, «una scelta concreta per rafforzare i principi di equità e giustizia sociale. Questa riforma dimostra che è possibile coniugare rigore e giustizia sociale. Abbiamo scelto di alleggerire la pressione fiscale su oltre il 70% degli abruzzesi, sostenendo le fasce più fragili, i lavoratori e il ceto medio. L’Abruzzo tutela i più fragili e investe nel futuro. Un fisco più giusto deve essere una realtà concreta per la nostra Regione che ritengo che possa essere comprensibile dalla popolazione abruzzese. Chiediamo oggi un sacrificio solo a chi è in grado di farlo».
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