Abruzzo

Buco sanità. Verì: “Basta attaccare il sistema abruzzese”. M5s: “Il disastro porta la firma sua e di Marsilio”

28 Marzo 2025

L'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, ex Lega, interviene sull'aumento delle tasse (a scaglioni di reddito) che la Regione dovrà approvare a stretto giro per coprire il buco della sanità relativo al 2024

PESCARA. "Basta parlare di cattiva gestione economica e finanziaria del sistema sanitario regionale: il disavanzo 2024 è legato ad altri fattori, oggettivi e misurabili, che nulla hanno a che fare con l'attività della Regione e delle Asl". Dopo giorni di silenzio e all'indomani della "rissa e del caos creato in commissione Bilancio dalle minoranze", l'assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì, ex Lega, interviene sull'aumento della addizionale Irpef a scaglioni di reddito che la Regione dovrà approvare a stretto giro per coprire il buco della sanità relativo al 2024. L'assessore che non era riuscita a parlare neppure nel summit di maggioranza del 18 marzo scorso quando il presidente ella Giunta regionale, Marco Marsilio, di FdI, si è reso protagonista dell'aggressione verbale al consigliere regionale della Lega Carla Mannetti, non d'accordo con l'aumento delle tasse, difende a spada tratta il sistema sanitario regionale, a partire dai dg, nel tentativo di "rimettere ordine nel dibattito sui conto della sanità". Verì che attacca il centrosinistra reo di aver parlato solo per motivi elettorali "di voragine dei conti", rivela dati e motivazioni: il debito da coprire è di 81 milioni di euro e in questo senso la causa maggiore "è rappresentato dall'aumento dei costi del personale, che nel 2024 si attesta a 941 milioni di euro, ben 43 milioni in più rispetto all'anno precedente, legati agli adeguamenti contrattuali".

“L’Assessore Verì tenta di confondere le acque con numeri e giustificazioni tardive, ma la verità è una sola: il disastro della sanità abruzzese ha dei responsabili ben precisi, e sono coloro che da ben sei anni governano Regione Abruzzo”: così, in una nota, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini e Francesco Taglieri replicano alle parole dell’assessore, tornando a chiedere le dimissioni della giunta.

“Oggi la destra fa pagare ai cittadini il prezzo della propria incompetenza con un aumento delle tasse, tentando di far passare per ‘imprevedibile’ un deficit sanitario strutturale che esisteva già prima delle elezioni, mentre loro, in cerca di voti, si autoproclamano salvatori della sanità. Se negli ultimi sei anni c’è qualcuno che ha creato caos, quello è proprio il centrodestra. Il giochino dello scaricabarile su quelli di prima non regge più perché quelli di prima sono loro”. “Sostiene la Verì che il disavanzo sia legato ad ‘altri fattori’ e che il bilancio 2023 fosse in equilibrio. Peccato che la realtà sia ben diversa: per chiudere il bilancio 2024 sono stati necessari dolorosi piani di rientro imposti alle quattro Asl, che hanno lasciato intere categorie di pazienti senza cure, dai malati cronici ai bambini autistici. Piani di rientro, tra l’altro fallimenti e insufficienti perché hanno tagliato i servizi e non sono bastati per colmare il disavanzo. E ora il conto lo pagano gli abruzzesi con un aumento delle addizionali Irpef da 44,7 milioni di euro. Se il problema fosse davvero legato agli aumenti contrattuali del personale, la domanda è semplice: perché la Giunta Marsilio non ha previsto questi costi per tempo, come ogni amministratore responsabile avrebbe fatto?”