PARLAMENTO
Terremoto, il dl diventa legge: 5 Comuni abruzzesi restano fuori dal cratere
Passano le nuove norme per il sisma del centro Italia: ma Penne, Catignano, Civitella Casanova, Penna Sant'Andrea e Basciano non ci sono. Famiglie delle vittime, indennizzi approvati
ROMA. Il decreto legge, che contiene una serie di misure urgenti per le popolazioni colpite dal sisma, è stato trasformato in legge dopo aver incassato il via libera della Camera con 398 sì, 98 astenuti e nessun voto contrario. La legge taglia così il traguardo, grazie all'ok avuto anche da parte del Senato. I provvedimenti approvati oggi, in via definitiva, erano stati sollecitati a più riprese dai presidenti delle 4 Regioni interessate, dai sindaci dei Comuni del cratere e dal commissario alla Ricostruzione, Paola De Micheli. Il complesso delle misure contempla, tra l'altro, la proroga della struttura commissariale fino al 2021, dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2018 (con uno stanziamento di 300 milioni).
Restano tuttavia fuori dal cratere 5 comuni abruzzesi: Catignano, Civitella Casanova e Penne (Pescara), Penna Sant'Andrea e Basciano (Teramo). Ma il provvedimento contiene anche una serie di norme riguardanti tasse e contributi: la proroga della scadenza della cosiddetta "busta paga pesante"; proroga e sospensione dei termini per gli adempimenti e i versamenti tributari e contributivi; posticipo del rimborso da parte di lavoratori dipendenti e pensionati al gennaio 2019. E per quella data riprenderà anche il pagamento dei premi di assicurazione e dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro. Il canone Rai viene sospeso fino al 31 dicembre 2020, mentre è prorogato al 31 dicembre di quest'anno il termine di presentazione delle domande per la ricostruzione privata. Il testo prevede inoltre la proroga di 60 giorni dei tempi per l'avvio delle procedure di riavvio delle agevolazioni fiscali e contributive sospese nel cratere per il il terremoto del 2009. La legge contiene poi altre due norme che erano attese dai territori: la regolarizzazione delle strutture provvisorie realizzate sui terreni di proprietà _ la cosiddetta norma di "nonna Peppina" _ e la procedura di sanatoria delle "lievi difformità edilizie", in sostanza i piccoli abusi _ in una percentuale consentita del 5% _ realizzati prima del 24 agosto 2016: i proprietari degli immobili possono presentare, contestualmente alla domanda di contributo, una segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria pagando una sanzione tra i 516 e i 5mila 164 euro. Introdotte infine una serie di misure per la tutela dei familiari delle vittime dei terremoti del 2016, del 2012 e del 2009: è previsto un indennizzo di 5mila euro, che salgono a 40mila se la vittima era un minore. Inoltre, il pagamento delle rate dei Comuni in scadenza nel 2018 e nel 2019 verrà prorogato rispettivamente al primo e al secondo anno successivi.