Tribunali periferici, no alla soppressione
L’avvocato Tedeschi: questa riforma imposta dall’alto limiterà il ricorso alla giustizia dei cittadini
L’AQUILA. Tra i tanti interventi previsti, in tutto undici, uno ha trattato il nervo scoperto delle previste soppressioni dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona. L’avvocato Gabriele Tedeschi del foro di Sulmona, si è fatto portavoce dei suoi colleghi, tutti ostili ad accorpamenti previsti dalla legge. «Abbiamo già dimostrato», ha detto, «che non ci sarà alcun risparmio di spesa e miglioramento dell’efficienza. Basti pensare ai soldi per trovare o realizzare sedi adeguate e nessuno ha mai detto che un tribunale grande funziona meglio di quello piccolo visto che dalla relazione si vede come i tribunali che si vogliono tagliare smaltiscono bene il lavoro. Si tratta di una riforma calata dall’alto senza sentire le parti interessate, ignorando i problemi dei cittadini che saranno senza accesso alla giustizia. Ci penseranno due volte i cittadini, prima di avviare un’azione, a rivolgersi alla giustizia». L’avvocato ha fatto degli esempi circa le distanze ricordando, per esempio, le ore di viaggio che ci vogliono per andare dall’Alto Sangro all’Aquila. Per non parlare poi dei disagi dei dipendenti degli uffici giudiziari, come pure degli avvocati. «Non si risolvono i problemi della giustizia», ha commentato, «evitando che la gente vi faccia ricorso». Critiche alle riforme ma compiacimento per l’avvio dell’informatizzazione degli uffici sono arrivate anche dal presidente dell’Ordine degli avvocati dell’Aquila, Carlo Peretti, mentre i rappresentanti dei magistrati onorari (Anna Flora Di Giovanni e Andrea Iovis), hanno messo in evidenza come essi, pur smaltendo una grande parte di contenzioso, non hanno un adeguato corrispettivo concreto e di considerazione da parte del ministero. Critiche, a più riprese, su tante cose che non vanno sono state espresse da Silvana Vassalli, avvocato di Casoli, che pur parlando per ultima, ha raccolto un applauso lunghissimo. In precedenza vi erano stati brevi interventi del procuratore generale Giuseppe Falcone, cui in passato spettava leggere la relazione, del magistrato Alfonso Sabella, per conto del ministero, di Filippo Patella (avvocatura generale dello Stato) e dell’avvocato Enrico Ioannone Fiore (Unione camere civili di Teramo.) Notata, tra le autorità, la presenza dell’ex sottosegretario Gianni Letta.
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