Una nuova scossa tra Pizzoli e Campotosto
La terra ha tremato ieri sera. La Protezione civile: nessun danno a cose o persone.
L’AQUILA. Torna la paura nell’Aquilano che nella serata di ieri, alle 20.26, ha registrato una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.0. Il terremoto è stato avvertito distintamente specie per chi vive nella zona ovest. Le località prossime all’epicentro sono infatti Pizzoli, Capitignano e Campotosto. Proprio nel comune di Pizzoli era stata registrata l’ultima forte scossa del mese di settembre, con magnitudo 4.1. A seguito delle verifiche effettuate dalla Sala situazione Italia della Protezione civile non risultano danni a persone o cose.
COMITATI. Nuova iniziativa della conferenza dei comitati cittadini, sorti spontaneamente dopo il terremoto del 6 aprile. I residenti del campo tenda Italtel 2 promuovono per questa mattina, alle 12, un confronto pubblico sul tema «comunicazioni e testimonianze in merito allo spopolamento della città». I residenti del campo annunciano testimonianze sulle condizioni di vita delle tendopoli in fase di dismissione. Un appuntamento che ha già raccolto l’adesione di vari movimenti cittadini, tra cui il comitato “3e32”, che hanno pronta una nuova lettera appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
SFOLLATI. Diminuisce ulteriormente la popolazione delle aree di accoglienza rimaste attive nel Cratere. I dati della Protezione civile, aggiornati a ieri mattina, parlano di 859 persone alloggiate nei 23 campi rimasti aperti, per un totale di 603 tende. La concentrazione maggiore è nei campi aquilani che contano più della metà di sfollati. La popolazione assisitita in totale è di 22.241 persone, la maggior parte è attualmente sistemata in alberghi e nella caserma della Guardia di Finanza (13.403 persone) oppure in case private (7.979).
CASE E MAP. Sono oltre 4mila gli ospiti degli appartamenti antisismici del Progetto case, mentre 480 hanno già avuto le chiavi dei Moduli abitativi provvisori. A tal proposito, si registrano proteste da parte di alcuni residenti dei complesso di Sant’Antonio, che fanno parte di un nucleo familiare di cinque persone. Gli spazi ristretti costringono a dormire anche nella cucina soggiorno.
OSPEDALE. Continuano le segnalazioni da parte del personale ospedaliero e di alcuni lettori, come Andreina Pellegrini, a proposito della situazione del Presidio ospedaliero del San Salvatore, con interi reparti ancora in attesa di una sistemazione definitiva. Si segnalano anche disguidi nella struttura del pronto soccorso.
COMITATI. Nuova iniziativa della conferenza dei comitati cittadini, sorti spontaneamente dopo il terremoto del 6 aprile. I residenti del campo tenda Italtel 2 promuovono per questa mattina, alle 12, un confronto pubblico sul tema «comunicazioni e testimonianze in merito allo spopolamento della città». I residenti del campo annunciano testimonianze sulle condizioni di vita delle tendopoli in fase di dismissione. Un appuntamento che ha già raccolto l’adesione di vari movimenti cittadini, tra cui il comitato “3e32”, che hanno pronta una nuova lettera appello al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
SFOLLATI. Diminuisce ulteriormente la popolazione delle aree di accoglienza rimaste attive nel Cratere. I dati della Protezione civile, aggiornati a ieri mattina, parlano di 859 persone alloggiate nei 23 campi rimasti aperti, per un totale di 603 tende. La concentrazione maggiore è nei campi aquilani che contano più della metà di sfollati. La popolazione assisitita in totale è di 22.241 persone, la maggior parte è attualmente sistemata in alberghi e nella caserma della Guardia di Finanza (13.403 persone) oppure in case private (7.979).
CASE E MAP. Sono oltre 4mila gli ospiti degli appartamenti antisismici del Progetto case, mentre 480 hanno già avuto le chiavi dei Moduli abitativi provvisori. A tal proposito, si registrano proteste da parte di alcuni residenti dei complesso di Sant’Antonio, che fanno parte di un nucleo familiare di cinque persone. Gli spazi ristretti costringono a dormire anche nella cucina soggiorno.
OSPEDALE. Continuano le segnalazioni da parte del personale ospedaliero e di alcuni lettori, come Andreina Pellegrini, a proposito della situazione del Presidio ospedaliero del San Salvatore, con interi reparti ancora in attesa di una sistemazione definitiva. Si segnalano anche disguidi nella struttura del pronto soccorso.