ABRUZZO
Usi civici, le associazioni al governo: impugni le legge regionale
Battaglia contro la nuova normativa della Regione Abruzzo. Acerbo: preservare le aree più belle del territorio
Occupazioni abusive dei terreni di uso civico, Archeoclub Pescara, SOA, LIPU e Altura chiedono al governo di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la nuova legge della Regione Abruzzo.
A sostenere la battaglia delle associazioni scende in campo anche il segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo.
Archeoclub Pescara, Lega Italiana Protezione Uccelli, Stazione Ornitologica Abruzzese e Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambienti evidenziano come le aree più pregiate dal punto di vista paesaggistico e naturalistico della regione siano proprio terreni di uso civico. Pochi sanno che quasi un terzo del territorio regionale, da Campo Imperatore ai boschi del Parco d'Abruzzo non hanno alcun proprietario unico ma sono un patrimonio collettivo in uso alle comunità.
Purtroppo nei decenni vi sono state migliaia di occupazioni da parte di privati.
Ora la Regione Abruzzo con la legge 47/2022 non solo ha subdelegato i 305 comuni per lo svolgimento di tutte le pratiche ma ha anche previsto una sorta di silenzio-assenso da parte della Regione. Con l'aggravante di non prevedere criteri per permettere una gestione omogenea e soprattutto all'altezza da parte di centinaia di amministrazioni comunali diverse, molte delle quali di piccoli paesi che spesso non hanno tra il proprio personale le qualifiche adeguate per trattare un tema così delicato come l'alienazione di beni collettivi.