Villa Pini, inchiesta parlamentare sui rapporti tra sanità e politica
Il Pd: un intervento che farà piena luce sui misteri tra clinica e Regione.
PESCARA. Una indagine parlamentare sul caso Villa Pini e sul rapporto tra il gruppo che fa capo alla famiglia Angelini, le Asl e la Regione Abruzzo. La decisione è stata presa ieri mattina a Roma. A scendere in campo in Abruzzo sarà la «Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del servizio sanitario nazionale». A dare notizia dell’intervento della commissione istituita al Senato nel luglio 2008 è stato il presidente dell’organismo istituzionale, il senatore Ignazio Marino, esponente nazionale del Partito democratico e medico chirurgo. L’indagine sarà tutta dedicata al caso Villa Pini, ai rapporti tra il gruppo sanitario, le Asl e la Regione Abruzzo.
Nei prossimi giorni la Commissione renderà note le attività che svolgerà per «pervenire ad una chiarificazione dell’intera vicenda». Un compito arduo dal momento che da decenni si parla del rapporto cliniche-Regione e anche il Consiglio regionale nel passato avviò una commissione d’inchiesta che al momento di prendere decisioni venne annullata. La notizia ieri è stata confermata dal senatore, Giovanni Legnini esponente teatino del Partito democratico. «Si tratta di una decisione molto importante», sostiene Legnini, «che consentirà di ricostruire le gravi vicende che riguardano il gruppo Villa Pini, i dipendenti senza stipendio da sette mesi, l’erogazione dei servizi sanitari e riabilitativi e i rapporti con il sistema sanitario regionale, e ciò da parte di un organismo parlamentare autorevole e imparziale, composto da maggioranza e opposizione e presieduto da una personalità competente e prestigiosa come il professor Ignazio Marino.
Mi auguro che l’attività della Commissione possa mettere un punto fermo nella ricostruzione della vicenda Villa Pini e possa costituire uno stimolo forte per venire ad una soluzione e per rimuovere l’immobilismo della giunta regionale che abbiamo più volte denunciato». Fin qui le dichiarazioni ufficiali, di fatto l’iniziativa del senato arriva in un momento cruciale con più questioni che si intrecciano tra Villa Pini e la maxi inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti l’ex presidente della ex giunta regionale, Del Turco, gli ex assessori, Mazzocca e Boschetti, funzionari e amministratori regionali, il prossimo 14 luglio sarà l’anniversario, ma finora dall’inchiesta non sono emerse quella «montagna di prove», e quel fiume di denaro (oltre 15 milioni) che l’imprenditore Enzo Angelini dichiarò di aver pagato.
Nel frattempo a finire nei guai è stata la clinica e la proprietà, assediata dai lavoratori senza stipendio da 7 mesi, e dai debiti che rischiano di travolgere la Casa di cura teatina. La decisione del senato è stata appresa con soddisfazione dal vertice abruzzese del Pd. «Chiediamo ora di fare chiarezza sui rapporti degli ultimi 15 anni tra Angelini e la politica abruzzese», fa presente il segretario regionale Silvio Paolucci, «convinti che possa contribuire almeno in parte ad accertare le motivazioni dell’enorme debito pubblico che blocca la crescita in Abruzzo e che possa aiutare a trovare una soluzione per la vertenza aperta con i dipendenti. Il Pd continua a constatare, al contrario, il silenzio di Regione e Procura».
Nei prossimi giorni la Commissione renderà note le attività che svolgerà per «pervenire ad una chiarificazione dell’intera vicenda». Un compito arduo dal momento che da decenni si parla del rapporto cliniche-Regione e anche il Consiglio regionale nel passato avviò una commissione d’inchiesta che al momento di prendere decisioni venne annullata. La notizia ieri è stata confermata dal senatore, Giovanni Legnini esponente teatino del Partito democratico. «Si tratta di una decisione molto importante», sostiene Legnini, «che consentirà di ricostruire le gravi vicende che riguardano il gruppo Villa Pini, i dipendenti senza stipendio da sette mesi, l’erogazione dei servizi sanitari e riabilitativi e i rapporti con il sistema sanitario regionale, e ciò da parte di un organismo parlamentare autorevole e imparziale, composto da maggioranza e opposizione e presieduto da una personalità competente e prestigiosa come il professor Ignazio Marino.
Mi auguro che l’attività della Commissione possa mettere un punto fermo nella ricostruzione della vicenda Villa Pini e possa costituire uno stimolo forte per venire ad una soluzione e per rimuovere l’immobilismo della giunta regionale che abbiamo più volte denunciato». Fin qui le dichiarazioni ufficiali, di fatto l’iniziativa del senato arriva in un momento cruciale con più questioni che si intrecciano tra Villa Pini e la maxi inchiesta giudiziaria che ha portato agli arresti l’ex presidente della ex giunta regionale, Del Turco, gli ex assessori, Mazzocca e Boschetti, funzionari e amministratori regionali, il prossimo 14 luglio sarà l’anniversario, ma finora dall’inchiesta non sono emerse quella «montagna di prove», e quel fiume di denaro (oltre 15 milioni) che l’imprenditore Enzo Angelini dichiarò di aver pagato.
Nel frattempo a finire nei guai è stata la clinica e la proprietà, assediata dai lavoratori senza stipendio da 7 mesi, e dai debiti che rischiano di travolgere la Casa di cura teatina. La decisione del senato è stata appresa con soddisfazione dal vertice abruzzese del Pd. «Chiediamo ora di fare chiarezza sui rapporti degli ultimi 15 anni tra Angelini e la politica abruzzese», fa presente il segretario regionale Silvio Paolucci, «convinti che possa contribuire almeno in parte ad accertare le motivazioni dell’enorme debito pubblico che blocca la crescita in Abruzzo e che possa aiutare a trovare una soluzione per la vertenza aperta con i dipendenti. Il Pd continua a constatare, al contrario, il silenzio di Regione e Procura».