Villa Pini, intervengono i Nas
Carabinieri alla «Cicala» di Atessa. Stipendi, oggi nuovo vertice con Chiodi.
PESCARA. Si intensificano i controlli dei carabinieri del Nas nelle strutture del Gruppo Villa Pini. Ieri i militari hanno svolto un sopralluogo nel centro di riabilitazione la «Cicala» di Atessa per verificare lo stato di adegutezza delle strutture, la qualità dei servizi e dell’assistenza ai pazienti. Nella «Cicala» ci sono 48 posti letto e venti dipendenti. Erano state proprio le maestranze nei giorni scorsi a segnalare la carenza di materiale primario. I controlli dei Nas ma anche della finanza nelle strutture del Gruppo Villa Pini, secondo fonti interne, si sono moltiplicati. «La crisi si acuisce», ha sottolineato ieri la Cgil che nel ricordare che i 1600 dipedenti sono da otto mesi senza stipendio, ha conteggiato le malattie dei lavoratori «presso le strutture del gruppo Villa Pini, sono circa 540 su 698 i dipendenti assenti per malattia». Per il sindacato diversi reparti sono stati accorpati come nel caso di medicina riabilitativa, neurologica e pneumologia e da lunedì anche reparti del centro di riabilitazione ad alta intensità.
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, invece, ha preso atto che la Regione Abruzzo ha disposto, entro il 15 gennaio, il trasferimento di tutti i pazienti psichiatrici ricoverati a Villa Pini in altre strutture sanitarie. Trasferimento e data sono stati resi noti dal presidente della Commissione, Ignazio Marino. «E’ inaccettabile», commenta Marino, «che pazienti siano assistiti in strutture dove abbiamo rilevato sporcizia e prive delle minime condizioni igieniche. Siamo anche fortemente preoccupati per la sorte dei lavoratori del gruppo. Inoltre non è giustificabile in nessun modo che dozzine di professionisti della sanità siano lasciati senza stipendio da mesi pur continuando a svolgere il loro lavoro».
«La Commissione d’inchiesta», aggiunge Marino, «ha deciso di convocare, presso la Prefettura di Chieti, il presidente della Regione Gianni Chiodi, l’assessore alla sanità Lanfranco Venturoni e il commissario della Asl Tommaso Staniscia, per una nuova audizione in relazione al trasferimento di tutti i pazienti in strutture che ne salvaguardino il benessere psico-fisico. Ma vogliamo anche conoscere quali siano le misure approntate per tutelare il personale delle aziende coinvolte».
Intanto questa mattina all’Aquila il presidente Chiodi, e gli assessori Venturoni e Gatti porteranno avanti l’ultima offerta che la Regione intende fare al Gruppo Villa Pini della famiglia Angelini: anticipare, all’azienda l’85% di quanto fatturato da luglio ad agosto. «Pagato il documento unico di regolarità contributiva Durc», osserva Angela Scottu dirigente della Cgil, «che presumibilmente supererà la cifra di sei milioni e, considerate le somme già riconosciute dalle Asl fino a giugno, rimarrebbero risorse sufficienti per il pagamento di alcune mensilità».
«Ci auguriamo», prosegue Davide Farina della Cisl, «che la proprietà sia presente perchè il 29 dicembre scatterà la revoca degli accreditamenti e significa la fien dei ricoveri. Secondo noi quella di oggi potrebbe essere valutata possitivamente del gruppo Angelini, può essere la svolta per salavare l’azienda e i lavoratori. Se oggi non ci sarà nessuno della proprietà allora significa che le trattative di cessione con altri gruppi sanitari è a buon punto».
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, invece, ha preso atto che la Regione Abruzzo ha disposto, entro il 15 gennaio, il trasferimento di tutti i pazienti psichiatrici ricoverati a Villa Pini in altre strutture sanitarie. Trasferimento e data sono stati resi noti dal presidente della Commissione, Ignazio Marino. «E’ inaccettabile», commenta Marino, «che pazienti siano assistiti in strutture dove abbiamo rilevato sporcizia e prive delle minime condizioni igieniche. Siamo anche fortemente preoccupati per la sorte dei lavoratori del gruppo. Inoltre non è giustificabile in nessun modo che dozzine di professionisti della sanità siano lasciati senza stipendio da mesi pur continuando a svolgere il loro lavoro».
«La Commissione d’inchiesta», aggiunge Marino, «ha deciso di convocare, presso la Prefettura di Chieti, il presidente della Regione Gianni Chiodi, l’assessore alla sanità Lanfranco Venturoni e il commissario della Asl Tommaso Staniscia, per una nuova audizione in relazione al trasferimento di tutti i pazienti in strutture che ne salvaguardino il benessere psico-fisico. Ma vogliamo anche conoscere quali siano le misure approntate per tutelare il personale delle aziende coinvolte».
Intanto questa mattina all’Aquila il presidente Chiodi, e gli assessori Venturoni e Gatti porteranno avanti l’ultima offerta che la Regione intende fare al Gruppo Villa Pini della famiglia Angelini: anticipare, all’azienda l’85% di quanto fatturato da luglio ad agosto. «Pagato il documento unico di regolarità contributiva Durc», osserva Angela Scottu dirigente della Cgil, «che presumibilmente supererà la cifra di sei milioni e, considerate le somme già riconosciute dalle Asl fino a giugno, rimarrebbero risorse sufficienti per il pagamento di alcune mensilità».
«Ci auguriamo», prosegue Davide Farina della Cisl, «che la proprietà sia presente perchè il 29 dicembre scatterà la revoca degli accreditamenti e significa la fien dei ricoveri. Secondo noi quella di oggi potrebbe essere valutata possitivamente del gruppo Angelini, può essere la svolta per salavare l’azienda e i lavoratori. Se oggi non ci sarà nessuno della proprietà allora significa che le trattative di cessione con altri gruppi sanitari è a buon punto».