La seconda opportunità di Vittorio
Non capita spesso ma a volte la vita offre delle seconde possibilità dopo la caduta. È accaduto, nei giorni scorsi a Latina, a Vittorio, un uomo che viveva da 70 giorni nella sua auto: senza casa e spogliato di avvenire. A porgergli l’occasione per rimettere insieme i pezzi della sua vita è stato il proprietario di un ristorante che gli ha trovato casa e poi lo ha assunto come cuoco. «La prima settimana», ha raccontato Erasmo Berti a Repubblica, «l’ho preso in prova per vedere come se la cavava dietro ai fornelli. È bravo. Al punto che da due settimane ha un contratto a chiamata, il grembiule e il cappello da chef. Alcuni giorni ha la testa completamente tra le nuove, nonostante poi lui si dia sempre da fare: al mattino va a fare la spesa, ma capita spesso che si dimentichi di comprare qualche alimento oppure di controllare cosa manca in dispensa. Io cerco di non rimproverarlo». La vita nuova di Vittorio è un dono inaspettato come un’isola che spunti all’improvviso nel mare di questi mesi di quieto sconforto. Il libro della disperazione, quello di Giobbe, ci ricorda che «Dio tutte queste cose fa per tre volte con ciascheduno». Quasi a rammentarci che l’abbattimento è un doloroso lusso che perfino la divinità ci nega per una forma di amorevole dispetto.
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