Luca Palmegiani, giorno di dolore e silenzi: in migliaia per l’addio al militante di FI

foto di Roberto Silvino

17 Gennaio 2025

Dal vicepremier Tajani alla ministra Bernini, tanti i big azzurri nella gremita cattedrale di Latina. Il senatore Lotito, presidente della Lazio: «Spesso non cogliamo la sofferenza, tutti siamo in colpa»

LATINA. L’applauso della folla commossa accompagna l’uscita della bara dalla cattedrale di San Marco. I palloncini volano in cielo. Amici, parenti e politici si stringono in un forte abbraccio. È il giorno dell’addio a Luca Palmegiani, il militante di Forza Italia, 25 anni, che l’11 gennaio è precipitato dal quarto piano dell’hotel “Suisse” di Roccaraso dove si era recato per seguire da vicino la convention del suo partito tra le montagne abruzzesi. Tanti i politici presenti, a cominciare dal vicepresidente del consiglio, ministro e coordinatore unico di Forza Italia, Antonio Tajani. A dare l’ultimo saluto a Luca Palmegiani anche il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, il capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri, il senatore Claudio Fazzone, il senatore e presidente della Lazio, Claudio Lotito, gli europarlamentari Salvatore De Meo e Letizia Moratti, i consiglieri della Regione Lazio Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, oltre a una rappresentanza del consiglio di Latina, con in testa il sindaco Matilde Celentano. Proprio la politica era la grande passione di Luca, fatta di momenti di unione e di sfide, ma anche di difficoltà.

A officiare il rito funebre è stato don Leonardo Chiappini, parroco della cattedrale di Latina, visibilmente emozionato nel ricordare Luca che nella comunità si era fatto apprezzare per il suo entusiasmo e il suo carattere. «Cosa può spingere un ragazzo di 25 anni, entusiasta dei progressi personali, orgoglioso degli obiettivi raggiunti, amante della vita… un ragazzo felice, insomma, a compiere un gesto tale?» la domanda del sacerdote nell’omelia: «Cosa può portare qualcuno a pensare che l’unico modo per liberarsi dalla gabbia che lo opprime sia quello di rimuovere, insieme all’oppressione della gabbia, anche ogni gioia della vita? Cosa è passato nella testa di Luca, quando non ha saputo – o non ha voluto – raccontare ad altri il buio che aveva nel cuore, ben mascherato da sorrisi e successi? Domande che tutti ci poniamo», ha aggiunto il sacerdote. Secondo don Leonardo «questo non è né il tempo delle risposte alle domande, né quello del senso di colpa. È il tempo – come sempre – della vita. Permettiamo che il bene fatto da Luca continui a vivere in noi. Che l’impegno politico a cui si è dedicato continui a fiorire in noi. Che le persone da lui amate continuino ad essere amate da noi che restiamo».

Che Luca era un giovane appassionato di politica lo ha ricordato, al termine del rito funebre, il suo amico ed esponente di Forza Italia Giovani, Stefano Cardillo. «Qui oggi tutti noi siamo la testimonianza di come Luca sia stato in grado di lasciare un segno indelebile nella nostra comunità, per le sue idee e per i suoi sogni e il suo amore per la sua città. Grazie alla fede nei valori cristiani e si libertà. Viveva la politica in modo viscerale, la viveva nella sua accezione più pura e nobile. Era un curioso, arguto, con un insaziabile desiderio di conoscere. Non aveva paura di assumere posizioni. Queste caratteristiche lo hanno reso un ponte tra generazioni. Luca sapeva ascoltare. Luca c’era sempre nonostante la distanza e le difficoltà. Aveva una capacità innata di mettere insieme le persone. Era perfetto? No, nessuno di noi lo è, ma proprio le sue imperfezioni lo rendono unico. Luca ha percorso la sua missione, finita troppo presto. Io e Luca abbiamo condiviso passioni e visioni. Ti voglio bene, ce lo siamo detto tante volte. Grazie per tutto quello che ci hai donato», ha affermato Cardillo.

«I pensieri espressi dai ragazzi sull’altare rivelano che tipo di apprezzamento avessero le persone di lui, al di là dell’affetto, sulla qualità della persona», ha detto il senatore ed ex presidente della Lazio, Claudio Lotito. «Tutti dobbiamo sentirci in colpa dato che, presi dalla vita quotidiana, non cogliamo alcune sofferenze. Questo è il messaggio che Luca ci affida e che dobbiamo sentire: un appello forte e disperato», ha aggiunto Gasparri. Silenzio composto da parte di Tajani e del parlamentare abruzzese, Nazario Pagano, che ha rinnovato il cordoglio ai familiari di Palmegiani, al primo banco di una cattedrale gremita.

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