Scomparire per vedere l'effetto che fa
Cosa sta succedendo agli italiani? Sembra che non guardiamo più dove mettiamo i piedi. E’ successo per due volte, in pochi giorni, che un uomo cadesse in un buco. La prima volta il 20 agosto scorso. Nel Museo Serralves di Oporto, in Portogallo, un italiano di 59 anni è piombato dentro l’opera “Discesa al limbo” dell’artista Anish Kapoor, un grosso buco nero profondo oltre due metri e mezzo in cui l’uomo è finito riportando diverse ferite. E’ di ieri, invece, l’altra storia. A Montegrotto Terme in provincia di Padova hanno cercato un uomo di 76 anni per tre giorni pensando a un suo allontanamento volontario. Invece era a pochi metri da casa. Era caduto proprio davanti alla porta di ingresso, mentre cercava le chiavi. Lo scomparso ha passato tre giorni prigioniero di un tombino senza che nessuno se ne accorgesse. Ieri i vigili del fuoco lo hanno tirato su con una manovra alpinistica. Che cosa avrà pensato l’uomo nel tombino per quelle 72 ore in cui era dato per scomparso e, forse, per morto? Avrà ascoltato le voci allarmate dei suoi cari che lo cercavano? Forse avrà avuto modo anche di stabilire una graduatoria del dolore che la sua assenza stava infliggendo a parenti e amici. Scomparire per un po’ può nuocere alla salute, ma, chissà?, magari può chiarire anche molte cose sui nostri rapporti con il prossimo.
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