Washington

Trump-Zelensky, cosa è successo dopo lo scontro: le reazioni dei politici nel mondo e i possibili scenari

1 Marzo 2025

Mosca gongola, con l’ex presidente Medvedev che festeggia «lo schiaffo in faccia al maiale», l’Europa unita (tranne Salvini) con Zelensky. E la clamorosa indiscrezione del Washington Post sulla scelta che Trump starebbe valutando contro l’Ucraina

WASHINGTON. Dopo lo scontro senza precedenti nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, con il commander-in-chief che ha accusato il leader di Kiev di «voler continuare a combattere», Zelensky, allontanato dalla Casa Bianca, ha ringraziato gli Usa «ma non pensa di doversi scusare», come invece lo sollecita a fare il segretario di Stato americano Marco Rubio: «Ci ha fatto perdere tempo». Mentre il leader ucraino va verso il suv che lo aspetta fuori dalla Casa Bianca, da solo, alcuni giornalisti gridano: «Perché hai mancato di rispetto al Presidente?». Secondo il Washington Post Trump starebbe valutando l’interruzione definitiva di aiuti militari all’Ucraina. Se questo fosse vero sarebbe una svolta drastica e dai risvolti imprevedibili per il corso del conflitto.

Intanto l'Europa si schiera con Zelensky: «La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Non sei mai solo», dicono le presidenti della Commissione von der Leyen e del Parlamento Metsola: «Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura». Stessa linea del presidente di turno del Consiglio europeo, il polacco Tusk, dal presidente francese Macron, dal cancelliere tedesco Scholz, dal premier spagnolo Sanchez. 

Meloni chiede un vertice immediato Usa-Ue-Nato, perché «ogni divisione dell'Occidente ci rende più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l'hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno». Così Tajani: «È un momento di grande tensione, per questo bisogna tenere i nervi saldi. Vediamo come si sviluppa la situazione anche della trattativa che ci dovrà essere tra Stati Uniti, Russia, anche l'Ucraina ci dovrà essere, ed anche l'Europa, che deve essere unita e parlare con una voce sola. È un passaggio delicato, dobbiamo essere molto prudenti». 

Di diverso avviso Matteo Salvini: «Obiettivo pace, basta con questa guerra! Forza». Il PD: «Trump ha scelto di stare con Putin, ha umiliato con violenza inaudita un popolo aggredito da un dittatore in un'imboscata, che è puro bullismo istituzionale contro il presidente Zelensky. Giorgia Meloni non può più procrastinare la scelta: o con Trump o con la democrazia e l'Europa». Mosca gongola. «Per la prima volta uno schiaffo in faccia al maiale», attacca l'ex presidente Medvedev che plaude a Trump ma avverte: «Ancora non basta, bisogna fermare gli aiuti militari alla macchina nazista».