Educazione all’intelligenza emotiva: una proposta per il futuro della scuola

8 Marzo 2025

Questa soluzione si configura come un metodo efficace per prevenire e gestire i conflitti e fenomeni quali il bullismo. Ne sono convinti docenti e associazioni di professori e di genitori

PESCARA. Il crescente clima di violenza che caratterizza la nostra società richiede, in ambito scolastico, interventi idonei che forniscano i giovani di metodi efficaci per gestire i conflitti interiori ed esteriori. Docenti e associazioni di professori e di genitori sono sempre più convinti che la scuola possa svolgere un ruolo decisivo nella formazione ed educazione delle nuove generazioni. L’educazione all’intelligenza emotiva si configura come un metodo efficace per prevenire e gestire i conflitti e fenomeni quali il bullismo.

Al riguardo, già alcuni anni fa, la psicologa Rosanna Schiralli, fondatrice della Rete delle scuole dell’empatia, e l’Artedo, il cui presidente è Stefano Centonze, avevano elaborato un documento nel quale si chiedeva l’approvazione a livello legislativo di tale educazione. Nel 2024 è stato approntato un nuovo documento per iniziativa del movimento culturale “Creazionismo per una nuova era”, fondato dalla professoressa Annalisa Potenza.

Tale documento è una proposta di legge finalizzata a introdurre l’Educazione emotiva nelle scuole di ogni ordine e grado ed è stato condiviso con la dottoressa Rosanna Schiralli, con il dottor Stefano Centonze e altre associazioni di docenti tra le quali l’And (Associazione Nazionale Docenti), il cui presidente, professor Pio Giovanni Sangiovanni, ha provveduto a inoltrarlo alla VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera.

In attesa dell’approvazione di tale proposta alcune scuole, tra le quali l’Istituto Comprensivo Pescara 7, si stanno attivando il maniera autonoma con progetti e laboratori sulla educazione emotiva la quale, divenuta già legge in altri Paesi europei, rappresenta la direzione più idonea da seguire per garantire ai giovani un futuro migliore.

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