1 maggio
Oggi, ma nel 1980, in tutta Italia, l’editore milanese Garzanti, per conto dell’amministrazione comunale di Imperia, pubblicava “Primo maggio”, di Edmondo De Amicis, opera postuma del 1891, che segnava l’adesione dell’autore di “Cuore” al socialismo tricolore ed in particolare al pensiero di Filippo Turati.
Il tomo arrivava ai lettori grazie all'interessamento di due ricercatori dell'università di Genova, Pino Boero, di 31 anni, dell'Istituto di letteratura italiana della facoltà di Magistero, e Giorgio Bertone, di 30, con analogo ruolo ma a Lettere. Contestualmente il volume univa al razionalismo scientifico del materialismo storico i sentimenti più cari allo scrittore e giornalista originario di Oneglia, uno dei due centri abitati, dal 1923, con Porto Maurizio, proprio di Imperia.
Il manoscritto di “Primo maggio”, rimasto inedito per quasi un secolo, era custodito nella biblioteca civica imperiese. Ovviamente l’uscita nelle librerie del Belpaese, proprio in concomitanza con la ricorrenza della festa dei lavoratori, non era casuale, ma l’ulteriore modo per sottolineare il socialismo deamicisiano. A dirla tutta, però, lo stesso papà del romanzo (nella foto, particolare, il primo piano sulla scatola in latta di penne, a ribadirne popolarità) aveva, con scrupolo, evitato di dare alle stampe la sua fatica letteraria.
A detta degli esperti, un po' per una sorta di pudore, un po' per tentare di non danneggiare la produzione precedente, che godeva di largo consenso -a cominciare da “Spagna”, del 1871, sull’effimero regno di Amedeo d’Aosta- con la politicizzazione. Le edizioni All Around, di Roma, nel 2018, ma il 18 aprile, metteranno in commercio la versione impreziosita dalla prefazione di Ugo Intini, esponente Psi di lungo corso, già direttore responsabile de “l’Avanti!”, dal 1978 al 1981, e portavoce del partito, dal 1987 al 1993.