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10 giugno
Oggi, ma nel 1981, a Vermicino, frazione di Frascati che collega la parte nord di quest'ultimo centro a quella sud di Roma, in località Selvotta, in via Sant'Ireneo, Alfredo Rampi, un bambino della zona di 6 anni cadeva dentro un pozzo artesiano, dall'imboccatura larga 28 centimetri e la profondità di 80 metri, che era non coperto sul terreno di proprietà di Amedeo Pisegna, di 44 anni, insegnante di educazione tecnica, che stava realizzando un'abitazione.
Alfredino, che dopo una passeggiata col padre Ferdinando intorno alla loro casa delle vacanze precipitava per 36 metri di profondità per poi scivolare giù fino a 60 metri. I tentativi di soccorrerlo (nella foto, particolare) saranno vani, sia attraverso il pozzo principale sia scavando altri due condotti secondari. La visita del presidente della Repubblica Sandro Pertini, il dolore della madre di Alfredino, Franca Bizzarri, la totale copertura non stop a reti unificate per 18 ore da parte della Rai terranno l'Italia incollata alla televisione di Stato per informarsi costantemente sull'evolversi delle operazioni per cercare di salvare la vita al bambino. Che, già affetto da una malformazione cardiaca congenita e per quel motivo sarebbe dovuto essere sottoposto ad intervento chirurgico nel settembre successivo nella Capitale, morirà, verosimilmente per asfissia, il 13 giugno successivo. Il cadavere verrà recuperato, il 28 luglio, da minatori della miniera di Gavorrano, in quel di Grosseto. Tutta la vicenda di Alfredino verrà raccontata, in occasione del 40° anniversario, nella fiction "Alfredino, una storia italiana", in onda su Sky cinema, il 21 e il 28 giugno 2021, prodotta da Marco Belardi, per la regia di Marco Pontecorvo con, tra gli altri, gli attori Anna Foglietta e Massimo Dapporto.
Il 20 aprile 1996, in località Colle Marrollo di Scerni, in quel di Chieti, Nicola Silvestri, di 3 anni, finirà in un altro pozzo artesiano, distante 7 metri dal muretto di casa e profondo 12: il bambino verrà trovato morto annegato in 4 metri d'acqua la sera stessa. Ma non sarà l'unico caso alla Alfredino in Italia accaduto dopo la tragedia di Vermicino. L'1 aprile 2017, a Velletri, Adrian Costan, di 2 anni, di origini rumene, cadrà nel pozzo del giardino di casa, profondo 8 metri ed utilizzato per raccogliere l'acqua reflua. Verrà estratto dal nonno Joan dai 4 metri d'acqua presenti, ma morirà per arresto cardiaco, il 3 aprile successivo, nell'ospedale capitolino Bambino Gesù dove era giunto in coma.