TODAY
11 marzo
Oggi, ma nel 1972, a Milano, in piazza Della Scala, negli scontri di piazza Castello, tra sinistra extraparlamentare e forze dell’ordine un candelotto lacrimogeno, sparato ad altezza d’uomo, presumibilmente per ordine del capitano di pubblica sicurezza Dario Del Medico, uccideva il pensionato Giuseppe Tavecchio, di 60 anni, ex guardiano del macello comunale (nella foro, particolare, poco prima di essere colpito mortalmente, con sottobraccio il pacchetto di carne appena acquistato nella macelleria di fiducia, accanto ad una ballerina del Teatro La Scala).
La manifestazione, partita da piazza Castello, vietata dalla questura meneghina, si verificava di sabato pomeriggio, e coinvolgeva esponenti di Potere operaio, Lotta continua, Avanguardia operaia, intenti a protestare in favore della concessione della libertà all’anarchico Pietro Valpreda, inizialmente coinvolto come presunto attentatore della strage di piazza Fontana, del 12 dicembre 1969, all’interno della Banca nazionale dell’agricoltura, da 17 vittime. Le rimostranze erano soprattutto contro il primo governo presieduto dal democristiano Giulio Andreotti, in carica dal 18 febbraio precedente. Del Medico verrà assolto in appello e di fatto per l’omicidio di Tavecchio non ci sarà un colpevole assicurato alla giustizia.
Quella dell’11 marzo 1972 verrà considerata come la prima vera dimostrazione violenta a connotazione “rossa”, con il centro del capoluogo ambrosiano trasformato in campo di guerriglia urbana. Per la precisione, Tavecchio, morirà, tre giorni dopo, senza aver ripreso conoscenza, dopo aver battuto la testa, centrato dal lacrimogeno, in ospedale.
Alla sua memoria, Andrea Kerbaker, dedicherà il volume intitolato: “La rimozione. Storia di Giuseppe Tavecchio, vittima dimenticata degli anni di piombo”, che verrà pubblicato da l’editore Marsilio, di Venezia, nel 2016. L’ingloriosa fine di Tavecchio verrà ricordata, in occasione del cinquantesimo anniversario, con la targa al civico 2 di piazza Giuseppe Verdi, promossa dall’amministrazione municipale, l’11 marzo 2022.