15 febbraio
![](https://images.centro.atexcloud.io/view/acePublic/alias/contentid/b4a3f020-5052-4b2c-9104-8df90652b996/0/discao-meravigliao-3-jpg.webp?f=16:9)
Oggi, ma nel 1988, in tutta Italia, l’etichetta discografica Fonit Cetra di Milano pubblicava “Discao Meravigliao”, nono album registrato in studio di Lorenzo "Renzo" Arbore, che tra l'altro venderà 400mila copie e conquisterà sia un disco d’oro che uno di platino, che conteneva anche il pezzo di successo “Cacao Meravigliao”, lanciato nella trasmissione televisiva “Indietro tutta”, come finto sponsor del programma, cantato dall’attrice comica Paola Cortellesi, che diverrà un cult della produzione della tivvù di Stato per il piccolo schermo. Quest’ultimo brano era stato estratto come singolo il 14 dicembre precedente, 1987.
Mentre il successivo 45 giri sarà “Grazie dei fiori bis”, che verrà rilasciato il 24 febbraio di quel 1988, intonato dall’umorista Nino Frassica con lo stesso Arbore sulla scia del tormentone col quale Adionilla “Nilla” Pizzi aveva trionfato nella prima edizione del Festival di Sanremo, il 31 gennaio 1951. Poi, nella raccolta, tra le 8 tracce vi erano anche “Si, la vita è tutta un quiz” e “Vengo dopo il tiggì” e che erano rispettivamente la sigla d’apertura e quella di chiusura del varietà di Rai 2 ideato da Arbore con Ugo Porcelli.
Il formato in vinile e in cassetta (nella foto, particolare, "mc" con nella copertina della custodia tanto di riferimento al fortunato format tv che seguiva l'osannato “Quelli della notte”, del 1985, andato in onda sempre su Rai 2 con la baraonda di bizzarri personaggi portati alla notorietà dal mattatore originario di Foggia, classe 1937) erano prodotti da Giovanni Piazzi, con testi e musica frutto del lavoro di Claudio Mattone e del già menzionato Arbore, con alcune incursioni negli arrangiamenti del maestro Gianni Mazza.
Il 31 dicembre di quel 1988 “Si, la vita è tutta un quiz” chiuderà la classifica nazionale dei singoli in quindicesima posizione in una chart piena di hit destinati a diventare iconici nel panorama della musica leggera tricolore. Tra i quali “C’è da spostare una macchina”, di Francesco Salvi; “Gimme five”, di Lorenzo Cherubini “Jovanotti” e “Andamento lento”, di Tullio De Piscopo. E in mezzo a grandi calibri del panorama internazionale come “Tell me”, del britannico Ivor "Nick" Kamen; “Etienne”, della transalpina Guesch Patti e “Pump up the volume”, degli inglesi M/A/R/R/S.