TODAY
17 novembre
Oggi, ma nel 1741, a Roma, Papa Benedetto XIV, con l’enciclica “Satis bonis compertum”, ovvero dal latino “Che abbiate ben presente”, numero IV di XXXII, disciplinava i matrimoni segreti e ricordava le occasioni nelle quali tale genere di sposalizio fosse consentito. La lettera circolare del pontefice bolognese Prospero Lambertini evidenziava anche le cautele da tener presente e soprattutto enucleava le norme necessarie per tutelare l’eventuale progenie generata da sì detto segmento di unioni nuziali.
Il provvedimento posto in essere dal 247° successore di San Pietro (nella foto, particolare, nel ritratto realizzato da Giuseppe Maria Crespi, detto “Lo spagnolo”, anche lui originario della città felsinea, olio su tela, di 260x180 centimetri, del 1740, inizialmente pensato per arredare il Seminario maggiore bolognese quando il cardinale Lambertini, nel 1739, ricopriva il ruolo dia arcivescovo, all’ombra delle Due torri, custodito nella Pinacoteca vaticana).
L’iniziativa di Sua santità, elevato sul soglio papalino il 17 agosto dell’anno precedente, 1740 -che giungeva tra l’enciclica “Quantis paternae”, contro gli abusi perpetrati nell’amministrazione della giustizia, del 26 agosto di quel 1741, e “Immensa pastorum”, che condannerà la pratica dello schiavismo ai danni dei nativi d’America, del 20 dicembre successivo, 1741- verrà reputata tra le più significative non solo del pontificato che si concluderà il 3 maggio 1758, dopo 17 anni e 259 giorni di regno.
Oltremodo connoterà il carattere anticonformista del Santo padre in età moderna, in assonanza con lo spirito illuminista, benché imprescindibilmente di matrice cattolica, permeato di elementi tipici del pensiero di padre Ludovico Antonio Muratori.