TODAY
20 novembre
Oggi, ma nel 2009, a Roma, in via Due Ponti 180, i vigili del fuoco rinvenivano il corpo carbonizzato di Wendell Mendez Paes, di 32 anni, brasiliano, noto come “Brenda”, il transessuale coinvolto nello scandalo riguardante Pietro Marrazzo, giornalista televisivo della Rai, quando era presidente della Regione Lazio come indipendente di centro-sinistra, fino alle dimissioni del 27 ottobre precedente. La vittima dell’incendio era nel proprio mini-appartamento. Il suo “pc” veniva recuperato all’interno del lavandino, in bagno, immerso nell’acqua in modo da essere inutilizzabile.
Per la procura il decesso verrà stabilito come determinato da esalazioni di monossido di carbonio, ma vi saranno sospetti sul presunto omicidio. Risulterà che Brenda avesse assunto droga. La vicenda infittiva ancora di più il caso Marrazzo, che risaliva al 23 ottobre 2009, quando era stata diffusa la notizia del ricatto ai danni del governatore regionale in carica grazie al video compromettente riguardante l’incontro mercenario tra il conduttore-politico e il viado latinoamericano (nella foto, particolare) avvenuto in via Gradoli, nella zona della Tomba di Nerone, nel luglio precedente.
Il 19 aprile 2010 la Corte di cassazione dichiarerà Marrazzo vittima del complotto organizzato da carabinieri infedeli. Ciò lo porterà a tornare sul piccolo schermo con il documentario sull’Armenia, su Rai 3, che sarà trasmesso il 4 gennaio 2012. Mentre il rientro alla guida di un programma tv sarà per il 13 novembre 2013, con il talk show “Razza umana”, su Rai 2. Marrazzo racconterà le proprie vicissitudini nel volume autobiografico intitolato “Storia senza eroi”, che sarà pubblicato dall’editore Marsilio, di Venezia, nel 2024.