TODAY

22 gennaio

Oggi, ma nel 1903, a Morcone, in provincia di Benevento, nel convento dove attendeva al noviziato, iniziato il 6 gennaio precedente, avveniva la vestizione di Francesco Forgione. Il futuro San Pio da Pietrelcina aveva 16 anni, essendo della classe 1887. Il 5 gennaio aveva trascorso la sua ultima notte in famiglia e il sonno aveva portato la premonizione del suo avvenire.

Alla solenne cerimonia, che si svolgeva dopo due settimane di preparazione e di esercizi spirituali, era presente il padre provinciale dei frati cappuccini, Pio da Benevento, figura carismatica che, tra l’altro, suggeriva il nome “Pio” da adottare al giovane alle prese con un gesto rituale denso di significato. A fargli indossare i panni di probazione era frate Tommaso da Monte Sant’Angelo, maestro dei novizi. Che nell’aiutare il nuovo arrivato nell’indossare la tipica casacca che lo contraddistinguerà per il resto della vita pronunciava le parole: «Ti vesta il Signore dell’uomo nuovo che secondo Dio è creato nella giustizia e nella santità della verità […]. Poni, Signore, il cappuccio della salvezza sul suo capo per sconfiggere le insidie diaboliche […]. Ti cinga il Signore del cingolo della purezza, estingua dai tuoi lombi l’umore della libidine, affinché rimanga in te la virtù della continenza e della castità».

La tunica, il cappuccio e il cingolo, erano gli emblemi della vita del religioso destinato ad essere tra i più considerati dalla devozione popolare del Belpaese, ma anche da infiniti dubbi sulla sua salute instabile e le ferite simili alle piaghe di Cristo che saranno oggetto di curiosità, di studi scientifici e di inchieste sia fuori che dentro il mondo della Chiesa di Roma. La barba, che pure contraddistinguerà la figura del mistico con le mani fasciate, arriverà dopo, quando l’iconografia ufficiale metterà in circolo l’immagine, con la prima peluria sul volto, di padre Pio a 24 anni (nella foto, particolare). Il 22 gennaio 1904 prenderà i voti temporanei. Il 27 gennaio 1907 confermerà la professione di fede a Sant’Elia a Pianisi, in quel di Campobasso.

Il 10 agosto 1910, nel sacello dei canonici del Duomo di Benevento, verrà ordinato sacerdote dall’arcivescovo Paolo Schinosi. Il 14 agosto successivo celebrerà la sua prima messa nella chiesa parrocchiale di Pietrelcina. Le controverse stimmate, che lo renderanno noto in tutto il mondo, compariranno il 20 settembre 1918, nel convento di San Giovanni Rotondo dove sarebbe dovuto rimanere per breve tempo e dove invece sarà stanziale. Contestualmente inizierà il viavai di pellegrini e il percorso di sofferenza che lo porterà alla canonizzazione. L’elevazione alla santità avverrà, a Roma, in San Pietro, il 16 giugno 2002, dopo la beatificazione del 2 maggio 1999 e la morte del 23 settembre 1968.