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23 MAGGIO
Oggi, ma nel 1956, a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, nasceva Andrea Pazienza, ritenuto dagli addetti ai lavori, con i suoi personaggi d’inchiostro come Zanardi e Pentothal, il disegnatore più rappresentativo della storia del fumetto tricolore. Veniva al mondo nella città d’origine della madre, Giuliana Di Cretico, insegnante di Educazione tecnica, anche se la donna, col marito, Enrico Pazienza, professore di Educazione artistica, risiedeva a San Severo, in quel di Foggia, luogo natio del consorte. Andrea Pazienza si trasferirà a Pescara, a 12 anni, nel 1968, per studiare e frequentare il liceo artistico Giuseppe Misticoni. L’esperienza pescarese sarà accompagnata da docenti come Albano Paolinelli, pescarese del 1943 (nella foto, particolare, il prof di Ornato disegnato intento a scherzare al termine di una cena proprio con il liceale Pazienza, dall’archivio del fumettista teatino-pescarese Simone Angelini per il testo di “Tutto Pazienza”, numero 13, “Convergenze”, pubblicato dal quotidiano romano "La Repubblica", nell’agosto 2016), e Sandro Visca, aquilano del 1944, e compagni di scuola come Tanino Liberatore, di Quadri, nel chietino, classe 1953, che diverrà anche lui un grande fumettista. Il 9 maggio 1975 Pazienza terrà la sua prima mostra personale nella galleria d’arte Convergenze di Peppino D’Emilio, a Pescara, in via Edmondo De Amicis.
Dopo arriverà l’importante tappa bolognese, dal 1975 al 1984, per frequentare il Dams, all’università, che lascerà a due esami dal conseguimento del diploma di laurea. Poi l’avventura terrena di “Paz” sarà breve. Verrà spenta, a 32 anni, dall’overdose di eroina, del 16 giugno 1988, a Montepulciano, in provincia di Siena, dove abiterà insieme alla moglie Marina Comandini, sposata due anni prima. Imprescindibili tracce del passaggio professionale di Andrea Pazienza verranno lasciate anche sulle pagine delle riviste disegnate “Alter Alter”, “Linus”, “Cannibale”, “Il Male”, “Frigidaire”, “Corto Maltese”, “Tango”, “Il Grifo”. Tutta la vicenda artistica ed umana di Pazienza verrà raccontata nel volume "Vita da Paz. Storia e storie di Andrea Pazienza", del giornalista del quotidiano torinese “La Stampa” Franco Giubilei, edito da Black Velvet, di Bologna, nel 2011, poi ristampato da Odoya, di Città di Castello, nel 2016.