25 novembre

25 Novembre 2024

Oggi, ma nel 1940, a Los Angeles, negli studi di produzione cinematografica della Universal pictures, debuttava, come coprotagonista nel cortometraggio “Knock Knock”, il personaggio di Woody Woodpecker, che nel Belpaese, nel secondo dopoguerra, sarà Picchio Picchiarello, creato dal fumettista Walter Lantz, all’interno del cartone animato di Andy Panda, altro soggetto sempre uscito dalla matita dell’autore originario di Calitri, in provincia di Avellino, l’anno precedente, 1939. Il cortometraggio (nella foto, particolare, la tavola numero 9 proveniente dai disegni originali dello storyboard, con Papa Panda e Picchiarello, ancora da finire di colorare, dagli schizzi di Alex Lovy, custodita nel Museo nazionale di storia americana di Washington), della durata di 7 minuti, veniva distribuito in tutti gli States.

Woody - poi icona Warner Bros insieme a Bugs Bunny e Duffy Duck dei Looney Tunes, ma che nasceva come spalla e finirà ben presto, ovvero dall’anno successivo, 1941, con una serie tutta sua, per rubare la scena al protagonista iniziale - era opera anche dello sceneggiatore Ben Hardaway e del già menzionato grafico Lovy e aveva la voce del doppiatore Mel Blanc. Anche se all’evoluzione dell’aspetto definitivo del pennuto dalla inconfondibile risata beffarda contribuirà poi, nel 1947, l’animatore Fred Moore. Sara Berner, invece, prestava la voce ad Andy Panda. La versione tricolore più nota sarà quella del 1999, su Italia 1, in 53 puntate suddivise in tre stagioni, con debutto il 3 settembre 2000 - negli Usa verrà il lancio ci sarà l’8 maggio di quell’anno su Fox kids - nella quale Picchiarello avrà il timbro vocale di Elisabetta Cesone e Andy Panda quello parlerà come Massimo Di Benedetto. 

Ci sarà anche la sigla cantata dalla veterana del genere tv pensato per i più piccoli Cristina D’Avena. Per l’America il successo della prima fase non tarderà: già nel 1944 arriverà la prima nomination al Premio oscar, sedicesima edizione, quella del 2 marzo al Chinese theatre di Hollywood, per il migliore corto di animazione, per l’episodio “The dizzy acrobat”, ovvero “Picchiarello acrobata”, con regia di Lovy, sempre della serie prodotta da Lantz per la Universal, sempre per il mercato televisivo a stelle e strisce.