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27 aprile
Oggi, ma nel 1978, in tutta Italia, veniva rilasciato dall’etichetta discografica Philips, il singolo “Sotto il segno dei Pesci”, del cantautore romano Antonello Venditti, di 29 anni, che il 17 giugno successivo toccherà la vetta della classifica nazionale dei 45 giri.
Il 13 dicembre di quel 1978, il brano chiuderà la hit-parade del Belpaese in terza posizione, dietro “Stayin’ alive”, del gruppo australo-britannico dei Bee Gees, al numero uno; e “Una donna per amico”, di Lucio Battisti, in seconda posizione. L’estratto, che aveva nel b-side “Sara”, altro successone, era tratto dall’album omonimo, il sesto inciso in studio, il primo non per la Rca italiana, pubblicato, l’8 marzo precedente, in occasione del compleanno dell’autore, nato nel 1949, appunto sotto il segno zodiacale dei pesci. L’illustrazione di copertina, destinata a diventare molto popolare, cosi come la canzone, era realizzata da Mario Convertino, con i due pesci, blu e arancione sovraimpressi, uguale sia per l’Lp che per la riduzione.
Quelli citati nel testo erano amici dello stesso Venditti: Marina Calamita, che aveva dovuto lasciare Roma per lavorare e insegnare in una scuola, e Giovanni Battista Ubaldi, ingegnere impegnato a “Punto Radio”, tra le prime emittenti libere dello Stivale, insieme a Vasco Rossi. “Sotto il segno dei pesci”, oltre a diventare uno dei principali cavalli di battaglia dell’artista (nella foto, particolare), verrà considerato un vero e proprio inno generazionale, dopo il ’68, la fase dell’impegno, verso gli anni del riflusso. L’ultimo lavoro dell’esponente della “scuola romana”, uscito dal Folkstudio, era stato lanciato dal passaggio televisivo nella seconda serie di “Discoring”, trasmissione in onda su Rai1, ideata e condotta da Gianni Boncompagni.