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30 giugno
Oggi, ma nel 1963, a Roma, nella cerimonia d’incoronazione di Papa Paolo VI, ovvero Giovanni Battista Montini, quale 262° successore di San Pietro, veniva utilizzata per l'ultima volta la tiara (nella foto, particolare, il cardinale Alfredo Ottaviani mentre la poneva sulla testa papale nella copertina dell’Osservatore della domenica, supplemento settimanale del quotidiano L’Osservatore romano, organo di stampa ufficiale della Santa sede, del 7 luglio 1963), il copricapo con triregno, le tre corone sovrapposte, a simboleggiare il triplice potere del pontefice: padre dei principi e dei re, rettore del mondo, vicario di Cristo in terra.
La tiara usata in quella occasione era stata creata dallo scultore e cesellatore Renato Valcavi della poliartistica Istituto beato Angelico di Milano, donata dalla diocesi ambrosiana, che verrà poi messa in vendita e acquistata, nel 1968, dal cardinale Francis Joseph Spellman, arcivescovo di New York, il ricavato, un milione di dollari raccolti con una sottoscrizione popolare, verrà adoperato dal Vaticano per finanziare missioni africane, mentre il copricapo, dal peso di 4,5 chilogrammi, verrà esposto nella basilica del santuario nazionale dell’Immacolata concezione di Washington. II 13 novembre 1964, in occasione della solenne festa di san Giovanni Crisostomo, Papa Paolo VI concelebrerà, nella basilica di San Pietro, la liturgia in rito bizantino insieme al patriarca di Antiochia dei Melchiti Massimo IV Saigh.
Al termine il pontefice, sceso dal trono, deporrà la sua tiara, compiendo un gesto che susciterà grande sorpresa e che implicherà per i successori la rinuncia. Ma che comporterà l’avvio di una visione nuova dello stesso mandato papale: volto alla ricerca di una povertà più conforme all’insegnamento e alla scelta cristiana. Come era stato anche ribadito nella fase di conclusione del Concilio Vaticano II, che terminerà l'8 dicembre 1965 e che era stato iniziato l'11 ottobre 1962. Dopo Paolo VI, a partire dalla cerimonia di elevazione al soglio pontificio del successore, Giovanni Paolo I, verrà utilizzata la mitra vescovile.
Papa Benedetto XVI farà rimuovere la tiara anche dallo stemma personale pontificio e la farà sostituire proprio con la mitra. La tiara rimarrà comunque nelle insegne della Città del Vaticano, accompagnata dalle due chiavi incrociate. Il suo uso risaliva al IX secolo. Con l’accrescere del potere temporale era stata tempestata di pietre preziose. La seconda corona era stata aggiunta da Bonifacio VIII, nel 1298, mentre la terza corona era stata voluta a Benedetto XII, nel 1342. Quest'ultimo, pontefice del periodo della cosiddetta cattività avignonese, lo aveva fatto per sottolineare la sua sovranità sulla chiesa universale dopo aver invano tentato di riportare nella Città eterna la sede papale. Papa Montini, nella costituzione apostolica «Romano Pontifici eligendo», del 1975, lascerà la possibilità dell’incoronazione con la tiara. Ma il suo successore, Giovanni Paolo I lascerà perdere. Stessa cosa farà Giovanni Paolo II che, nella costituzione «Universi Dominici gregis», del 1996, sostituirà la solenne cerimonia d’incoronazione con la dicitura “messa d’inaugurazione del pontificato”, che verrà adottata sia da Benedetto XVI che da Francesco.