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30 ottobre
Oggi, ma nel 1976, a Roma, nella basilica di San Pietro, si apriva il primo Convegno ecclesiale nazionale, ovvero l’incontro dei vescovi italiani. Era stato promosso dal vescovo Enrico Bartoletti, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, ed era guidato dal presidente della Cei, il cardinale Antonio Poma (nella foto, particolare, insieme a Papa Giovanni Paolo II, a bordo della “Papamobile”, durante una ricorrenza ufficiale del pontefice). L’evento era stato pensato per fronteggiare i cambiamenti del tempo e soprattutto per tentare di tradurre in pratica lo spirito del Concilio Vaticano II.
Bartoletti era morto d’infarto, nella Capitale, a 59 anni, il 5 marzo precedente, ma si era prodigato enormemente per realizzare la riunione. Nel suo percorso organizzativo aveva dato vita alla cosiddetta “linea Bartoletti”, messa a punto affinché i dettami del Concilio ecumenico Vaticano II, che si era chiuso l’8 dicembre 1965, dopo essere cominciato l’11 ottobre 1962, venissero ben recepiti e in particolare attuati nelle diocesi e nelle parrocchie del Belpaese. L’appuntamento romano terminerà il 4 novembre successivo.
Vi prenderanno parte complessivamente 2500 persone tra vescovi, giornalisti, non solo italiani, e religiosi di caratura internazionale accorsi a vario titolo. Il Convegno ecclesiale era improntato su “Evangelizzazione e promozione umana”. Era presente il successore di San Pietro, Paolo VI, che simbolicamente presiederà l’Eucaristia, il principale sacramento della religione cristiana. Nell’omelia, Papa albino Luciani inviterà, non a caso, “ad un ripensamento della missione nel mondo contemporaneo, ad una coscienza religiosa autentica e nuova, ad un confronto col vertiginoso mondo moderno, anzi ad un dialogo di salvezza per chi assume la non facile missione di aprirlo, e per chi abbia la felice sorte di accoglierlo”.
Poma, coordinatore del simposio, era affiancato nel ruolo da Luigi Maverna, da Bartolomeo Sorge e da Giuseppe Lazzati. Gli interventi fondamentali saranno affidati a Giovanni Nervo, fondatore della Caritas italiana, Paola Gaiotti, esponente di spicco della Democrazia cristiana, Achille Ardigò e Giuseppe De Rita, sociologi, e Filippo Franceschi, arcivescovo di Ferrara. Anche se al termine dei lavori non verrà prodotto alcun documento unitario, per ragioni riconducibili agli inevitabili contrasti tra i vescovi, il primo Convegno ecclesiale tricolore aprirà la via per le riunioni future.
La seconda sarà prevista a Loreto, in provincia di Ancona, dal 9 al 13 aprile 1985, e tratterà di “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini”. La terza, a Palermo, dal 20 al 24 novembre 1995, verrà indetta per affrontare la questione “Il Vangelo della carità, per una nuova società in Italia”. La quarta, richiamerà i vescovi a Verona, dal 16 al 20 ottobre 2006, per confrontarsi sull’argomento “Testimoni di Gesù risorto, speranza nel mondo”. La quinta sarà prevista a Firenze, dal 9 al 13 novembre 2015, e verterà sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.