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9 novembre
Oggi, ma nel 1697, a Cervia, in provincia di Ravenna, Papa Innocenzo XII, fondava la nuova città per risolvere il problema logistico di porre l’abitato più vicino al porto, ma nel contempo in zona ritenuta più salubre rispetto alla presenza delle storiche saline, risalenti, come da documentazione, al 965 dopo Cristo, con 50 bacini circondati da un canale di 14 chilometri risaliti dall’acqua del mar Adriatico.
Queste ultime, infatti, pur rappresentando forma basilare di sostentamento per i residenti del circondario, tuttavia, nel tempo avevano compromesso la vivibilità dell’insediamento (nella foto, particolare, l’indicazione della città nuova, evidenziata in rosso, rispetto alla vecchia, cerchiata in verde, sulla mappa del XVIII secolo).
Le disposizioni del Sommo padre, Antonio Pignatelli di Spinazzola, prevedevano la spesa complessiva di 40mila scudi. Il successore di San Pietro aveva dato indicazione dettagliata di edificare le residenze private, la cattedrale di Santa Maria Assunta, mediante il vescovo Francesco Riccamonti, che vi celebrerà la prima messa l’8 giugno 1702, il palazzo vescovile e le carceri, il magazzino del sale e la torre di difesa dedicata a San Michele. Le porte d’accesso erano due e venivano chiuse ogni sera. Tra le due aperture intercorrevano muraglioni fortificati che rendevano Cervia città fortezza. La posa della prima pietra avverrà il 24 gennaio successivo.
L’intervento papalino era stato dettato dalla moria di cittadini a causa della malaria provocata dalla zanzara che popolava gli acquitrini che circondavano le saline che comunque davano da vivere ai più. L’altro problema di rilevante entità era dato dalla moltitudine di attacchi sferzati dai corsari via mare, soprattutto per depredare i carichi di sale. Ciò aveva portato Michelangelo Maffei, tesoriere della Legazione di Romagna, dipendente dallo Stato pontificio quale suddivisione amministrativa, di provvedere a sollecitare il successore di San Pietro. Tutta la vicenda verrà raccontata nelle 82 pagine del volume, scritto da Umberto Foschi, che sarà intitolato “La costruzione di Cervia nuova (1697-1714)”, che sarà pubblicato dalla cooperativa Capit, di Ravenna, nel ’97.