PALLA AL CENTRO
Calcio estivo, graduale ritorno alla normalità
Non sarà calcio vero, per tanti motivi, ma vederlo in televisione riporta verso la normalità. E quegli spalti vuoti, però, ricordano la tragedia vissuta per il coronavirus e le ferite ancora aperte. Poco più di una settimana di serie A post Covid e la sensazione è che sia un calcio anomalo. Non solo perché si gioca a porte chiuse. Tanti infortuni, molti gol, il fattore campo che diventa un optional, squadre che corrono il primo tempo e boccheggiano nel secondo. Schizofrenico. E poi le cinque sostituzioni. Sembra di vedere le amichevoli estive con la differenza che ci sono tre punti in palio, stesso ambiente. È strano, è indecifrabile, è monco, ma quel pallone preso a calci aiuta ad accantonare (dimenticare è pressoché impossibile) i ricordi della clausura. Riporta speranza e fiducia. Aiuta a pensare ad altro. D’altronde, sarebbe stato un controsenso far ripartire l’Italia senza la disciplina sportiva più seguita. Meglio questo calcio che l’algoritmo o, peggio, la cristallizzazione delle classifiche. Deve essere considerato un merito aver fatto ripartire il movimento. Sul piano tecnico la sensazione è che ci si può attendere di tutto e di più. E che le certezze di oggi possono non essere tali domani, visto che si gioca un campionato che non s’era mai visto. Non sappiamo se le squadre reggeranno sul piano atletico le tante gare da disputare in così poco tempo. Per ora, partite rovesciate come niente, più errori del solito e arbitri che devono riprendere confidenza con il Var e nel frattempo collezionano strafalcioni. La Juve, segnalata in difficoltà dopo la coppa Italia in due turni di campionato, ha aumentato da uno a quattro punti il vantaggio sulla Lazio. L’Inter che torna ad essere pazza; il Milan che fa bottino pieno; la Lazio che perde brillantezza e l’Atalanta che continua ad essere una macchina da gol (80 in 28 gare). E a correre tantissimo, al punto che Zeman ha insinuato: «Corre ancora molto. Stranamente, visto che viene da Bergamo dove ci sono stati più problemi che altrove». Mah... @roccocoletti1
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