TURNO DI NOTTE
La morte di Diego e la grande tenebra
È stato trovato morto, ieri mattina, nel fiume Bradano, Diego, il bimbo di 3 anni di cui non si avevano notizie da un giorno, a Metaponto in Basilicata. Il piccolo (nella foto) era uscito di casa in un momento di distrazione dei genitori. Diego era figlio di due agricoltori. Nella tragedia collettiva della pandemia di coronavirus il dolore per un lutto individuale rischia di scomparire.
La sventura maggiore inghiotte quella minore nella percezione delle persone che a quel lutto sono estranee, come una grande nuvola che fagociti un piccolo nembo. È uno strano, crudele destino, questo, che tocca anche a persone famose.
Lo scrittore inglese Aldous Huxley, autore di classici come “Il mondo nuovo” e “Giallo cromo” morì il 22 novembre 1963, il giorno dell’omicidio di John Kennedy a Dallas. Il giovane attivista anti-mafia Peppino Impastato fu trucidato da Cosa nostra il 9 maggio 1978, mentre, in via Caetani a Roma, veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro.
Il ricordo che i genitori di Diego serberanno di questi giorni sventurati non sarà legato alla triste teoria di numeri di contagiati e di morti. Come la «luce che ruba luce alla luce» di cui parla Shakespeare in “Pene d’amor perdute” tenebra mangia tenebra in questa inutile primavera italiana.
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