SOTTOSOPRA
La voce di Anna Oxa come uno strumento musicale
Un effluvio di note e una voce portentosa capace di ipnotizzare, quasi, lo spettatore. La Voce sorgente, titolo del tour, è istintiva, primordiale, piena, germoglia dalla terra e dall’acqua, si insinua come un ruscello sotterraneo nella mente dello spettatore. Poi si arrampica come uno scoiattolo raggiungendo tonalità estreme. Non era facile immaginare che tipo di concerto Anna Oxa avrebbe presentato al teatro dei Marsi di Avezzano. Pur apprezzando da sempre le qualità canore di questa camaleontica interprete italiana di origini albanese per parte di padre (Hoxha è il suo vero cognome) la prudenza induceva a sospendere il giudizio. Il palco minimal è il primo segnale che di spettacolo e di lustrini se ne vedranno ben pochi. Eppure, da una artista capace di passare dal look punk androgino dei primi tempi a quello di vamp mangiauomini della seconda parte della carriera, ci si aspetterebbe tutt’altra cosa. Se non fosse che la sua terza vita professionale e personale è ispirata a principi quasi tibetani, con la natura che predomina su tutto, va assecondata, ascoltata, amata. Sul palco il suo look è un colpo al cuore alle passerelle fashion. Pantaloni larghi quasi alla militare, camicia bianca abbondante, una giacca verde da boscaiola e un cappello da esploratore: una donna che si presenta senza strizzare l’occhio al trend della moda deve avere un asso nella manica. Basta ascoltare il primo brano Tutto l’amore intorno, scritta per lei da Ivano Fossati, per percepire infatti una straordinarietà di esecuzione. E man mano che si va avanti la voce superintonata di questa cantante sparita per un bel po’ dalle scene e dai circuiti dello star system diventa ben presto protagonista di una performance strabiliante. E l’uso dell’aggettivo non è affatto forzato. L’intelligenza di circondarsi di musicisti di livello eccelso e il coraggio di riarrangiare e reinterpretare in chiave totalmente diversa i suoi cavalli di battaglia – da Pagliaccio azzurro a Un’emozione da poco, da Storie a È tutto un attimo – rendono indimenticabili due ore piene di una performance da ricordare. La standing ovation arriva dopo Quando nasce un amore e quel brano, prima quasi sussurrato e poi esaltato da un meraviglioso virtuosismo vocale, rappresenta il punto più alto della serata. La voce di Anna Oxa si rinnova, rinasce, si reinventa. E lo spettacolo è un’assoluta delizia. Ottimo punto di partenza della stagione musicale organizzata da Harmonia Novissima.
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