TURNO DI NOTTE
Non lavorate troppo, potreste pentirvi
Abbracciate i vostri bambini e non lavorate troppo. Potreste pentirvi». J.R. Storment, l’autore di queste parole, è un imprenditore di Portland nello Stato americano dell’Oregon. J.R. ha raccontato in un post su Linkedin il dolore per la morte di uno dei suoi figli, Wiley, di 8 anni. Lo ha saputo mentre era in ufficio indaffarato in una riunione di lavoro. «Quando ho ricevuto la chiamata ero seduto in una sala conferenze con 12 persone nel nostro ufficio di Portland», ha raccontato su Internet. «Pochi minuti prima, avevo ammesso che negli ultimi 8 anni non avevo preso più di una settimana di riposo contigua». Quando sua moglie lo ha chiamato è corso a casa. Wiley era steso nel suo letto, nella stessa posizione in cui l’aveva lasciato la mattina prima di andare al lavoro dimenticandosi di salutarlo. È morto nel sonno, a causa, dell’epilessia. È una lezione imparata a caro prezzo quella di J.R. Storment, che ci riguarda tutti. «Signori, il tempo della vita è breve», fa dire Shakespeare al ribelle Hotspur nel suo Enrico IV. «Ma quand'anche la vita, cavalcando la sfera del quadrante, giungesse al suo traguardo dopo un'ora, anche quel breve corso sarebbe esageratamente lungo, se trascorso in un'esistenza vile».
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