Today

14 aprile

14 Aprile 2025

Oggi, ma nel 1864, a Trieste, Massimiliano d’Asburgo, arciduca d’Austria, accompagnato dalla moglie Carlotta del Belgio, salpava a bordo della fregata “Novara” della Kuk Kriegsmarine diretto alla volta del Messico dopo essere stato proclamato imperatore di quello Stato, il 10 aprile precedente, con l’appoggio di Napoleone III di Francia e il sostegno del raggruppamento dei conservatori messicani capeggiati dal nobile José Pablo Martinez del Rio. Sbarcherà (nella foto, particolare, in una xilografia coeva) a Veracruz, nella baia di Campeche, il 28 maggio successivo.

Il 9 aprile, sempre nel castello di Miramare, l’ex vice-re “liberale” del regno Lombardo Veneto -che dal 10 marzo 1857, aveva sostituito a Milano il feldmaresciallo Josef Radetzky al termine dei suoi nove anni di brillante mandato da governatore generale- aveva firmato la rinuncia al trono di Vienna: su pressione del fratello Francesco Giuseppe. Ma il gruppo dei repubblicani e la frangia dei dissidenti messicani non riconosceranno il governo di Massimiliano I, che quindi, pur nelle intenzioni d’instaurare una monarchia di stampo moderato con base nel castello atzeco di Chapultepec sopra Città del Messico, non avrà la stabilità necessaria per amministrare.

Sfumature che decreteranno la fine del regno. Massimiliano, in sintonia con il suo intendimento riformista della gestione del potere, adotterà svariate linee di condotta politica proposte dal leader riformista Benito Pablo Juárez García: in particolar modo la riforma terriera, la libertà di religione, l'estensione del diritto di voto alle classi contadine. Decisioni che, insieme alla strategia di far giustiziare gli oppositori, irriteranno i sui sostenitori e che faranno scemare il sostegno verso la sua intrapresa. Carlotta ripartirà, il 9 luglio 1866, per recarsi a Roma a chiedere aiuto anche a Papa Pio IX per salvare il marito, prima di impazzire. Quindi, da vedova, trascorrerà l’ultima fase della sua esistenza terrena nella tenuta di Bouchout, a Meise nel Brabante fiammingo. Massimiliano, il 19 giugno 1867, a Santiago de Queretano, verrà iconicamente fucilato dagli antagonisti.