MOLISE
A Montenero i grattacieli con vista sul mare
Il mega progetto turistico muove i primi passi, il no degli ambientalisti: cemento vicino alla spiaggia
MONTENERO DI BISACCIA. Un investimento da tre miliardi di euro che potrebbe cambiare per sempre un tratto di costa molisana, quella immediatamente al confine con il basso Abruzzo e trasformare Montenero di Bisaccia in una piccola Dubai.
Il progetto si chiama “South Beach” e prevede un insediamento turistico residenziale, con ville signorili a due passi dal mare e grattacieli a ridosso della statale 16 e dell’autostrada A14, anche queste vista mare. Il progetto contempla inoltre la realizzazione di gallerie commerciali, lussuosi alberghi e ristoranti, centri benessere, campi da golf e perfino canali navigabili per arrivare a ridosso delle abitazioni con piccole imbarcazioni.
L’investimento, annunciato poco più di un anno fa dall’ex sindaco di Montenero di Bisaccia, Nicola Travaglini, vede come proponenti un imprenditore canadese che avrebbe messo in piedi una partnership con alcuni facoltosi investitori cinesi. L’iter a quanto pare è già stato avviato con la presentazione del progetto in Comune e con una delibera della giunta regionale che istituisce il tavolo tecnico per l’accordo di programma, chiamando a raccolta tutti gli enti interessati affinché esprimano il loro parere in conferenza dei servizi.
E se il progetto sembra attirare parecchio interesse soprattutto dal punto di vista occupazionale – circa seimila addetti durante la fase di costruzione e circa duemila una volta realizzato il complesso turistico residenziale – non mancano però le voci contrarie. Come quella del comitato civico Costa Verde Mare Nostrum, secondo il quale «siamo di fronte ad una massiva, insostenibile ed ostativa edificazione, pari a circa 5 milioni di metri cubi». Per il sodalizio le ragioni del no sono urbanistiche, paesaggistiche, ambientali e culturali, ma anche relative al rischio sismico ed idrogeologico. «Il vigente piano regolatore del Comune di Montenero di Bisaccia, pur prevedendo l’urbanizzazione dell’area interessata, non consente l’insediamento proposto», rimarca il comitato, «che si configura come una destabilizzante e speculativa elargizione di cubatura “ad personam” per realizzare un ecomostro. L’intervento in esame prevede lo stravolgimento territoriale e favorisce l’urbanizzazione selvaggia ed in totale assenza di attiva e fattiva domanda sociale, turistica e commerciale».
Secondo gli attivisti, «il Comune di Montenero ha programmato da sempre, in linea con i suoi strumenti urbanistici, in sintonia ed a volte anche in forma associata con i comuni turistici vicini, seguendo l’indirizzo della valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche, qualificando la propria offerta e rafforzando la sua ricaduta economica e lavorativa. La sciagurata approvazione del progetto South Beach, arrecherebbe danni incalcolabili sul piano ambientale, paesistico, culturale ed identitario». (a.b.)
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