TORRE MARINO
Acquedotto, doppio guasto: oggi a secco 17 Comuni nel Chietino
Falla nella tratta Casoli-Scerni-Vasto che serve il Sangro-Aventino e il Vastese Tecnici e operai Sasi al lavoro: forse in serata il ripristino del servizio idrico
ATESSA. Diciassette comuni a secco oggi nelle aree lancianese e vastese per un nuovo guasto alla condotta principale dell’acquedotto del Verde. Dalle 9, fino alle ore notturne, il servizio idrico sarà interrotto ad Atessa, Paglieta, Perano, Altino e Archi, e ancora a Vasto, Casalbordino, Torino di Sangro, Pollutri, San Buono, San Salvo, Scerni, Cupello, Furci, Gissi, Monteodorisio e Villalfonsina.
All’origine del disservizio c’è una doppia rottura sulla condotta principale est dell’acquedotto del Verde, l’impianto che parte da Fara San Martino, sulla tratta Casoli-Scerni-Vasto, che serve parte dei comuni del Sangro-Aventino e tutta l’area vastese. I tecnici e gli operai della Sasi, la società pubblica con sede a Lanciano e che gestisce il servizio idrico integrato, interverranno nella torretta di Perano, all’interno di un partitore che distribuisce l’acqua che arriva da Casoli verso Atessa, Archi e gli altri comuni interessati della zona, nonché Torino di Sangro.
Un secondo guasto, considerato più grave dagli esperti, si registra in una conduttura nel territorio di Monteodorisio, nella tratta che serve Scerni e Vasto. Qui c’è una grande perdita d’acqua da tamponare. Nel capoluogo istoniense si potrebbero registrare i disagi più grandi.
Tra la chiusura delle valvole con lo svuotamento delle condotte e le riparazioni da eseguire, gli interventi andranno avanti per tutta la giornata. L’auspicio della stessa Sasi è che l’acqua possa tornare a scorrere nelle case già nella tarda serata di oggi.
Dai primi di marzo ad oggi è l’ennesima rottura che si registra lungo l’acquedotto del Verde. Dopo l’alluvione dei primi di marzo, per ben cinque volte è stata riparata la conduttura Castel Frentano-Lanciano, a causa di uno smottamento del terreno in località Torre Marino nel capoluogo frentano. Un inconveniente che la Sasi, alla fine di marzo, aveva aggirato collegando una deviazione di 250 metri al percorso dei tubi. Poi l’emergenza si era spostata sulla tratta verso Poggiofiorito, mentre adesso il guasto interessa l’adduttrice est.
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