CHIETI
Addio a Bellelli, lo psichiatra e intellettuale amico di Capovilla
Aveva 88 anni, con un gruppo di giovani coetanei diede la svolta alla cultura teatina. Domani i funerali a San Giustino, lascia la moglie e quattro figli tra cui il procuratore capo di Pescara
CHIETI. Sì può diventare rivoluzionari parlando a bassa voce. E si può essere cattolici, credenti e di sinistra. Tiziano Bellelli è stato un intellettuale, cattolico e di sinistra. Uno psichiatra e neuropsichiatra infantile con un pensiero libero che volava alto. Molto in alto. Ieri mattina, alle 13, e all’età di 88 anni, Bellelli ha chiuso per sempre gli occhi, lasciandosi alle spalle il profumo della coerenza e il ricordo di un uomo colto che, con le sue idee democratiche, animò la cultura teatina in anni formidabili, rompendo gli schemi clericali e democristiani. Giuseppe. Bellelli, sposato e padre di quattro figli - fra i quali l'attuale procuratore capo della Repubblica di Pescara - ha lavorato al Centro di salute mentale di Chieti come specialista ambulatoriale, dove ne ricordano la preparazione e il carattere riservato, ed era iscritto all’Albo dei consulenti tecnici d’ufficio del Tribunale di Chieti dal 1969.
Ebbe un grande rapporto d’amicizia con il cardinale Loris Capovilla. Un legame nato nei quattro anni che quest’ultimo trascorse a Chieti da arcivescovo. Entrambi spiriti liberi.
Autore del libro ‘Il medico e la morte’ (Editrice Carabba, 1982), fu tra i fondatori dell’associazione ‘Chieti Nuova 3 febbraio’, nata nel 1993 all’indomani dell’esplosione della tangentopoli teatina e che negli anni ha organizzato convegni e incontri sul tema della legalità nelle scuole e in ambito cittadino. Nell’associazione lo descrivono come “onesto e tenace combattente per la democrazia e gli ultimi” e “la sua vita è stata un esempio di rettitudine ed onestà”.
I funerali sono in programma il 31 luglio alle ore 10,30 nella cattedrale di San Giustino.
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