Affitti in nero agli studenti, controlli a Chieti e Pescara
Siglato il patto tra Agenzia delle entrate e Università. Stop alle borse di studio consegnate a chi mente sul reddito
CHIETI. Contro i furbetti delle borse di studio da oggi c’è uno strumento in più, destinato a dare un taglio ai fenomeni degli affitti in nero e dell’evasione fiscale. È l’archivio dell’Agenzia delle entrate regionale, messo a disposizione dell’Azienda per il diritto agli studi universitari grazie ad una convenzione unica nel suo genere in Italia firmata ieri mattina dalle direttrici dei due enti, Rossella Rotondo e Teresa Mazzarulli. L’obiettivo è quello di stanare chiunque percepisca indebitamente contributi, a cominciare dalle borse di studio fino ad arrivare con il tempo anche a rimborsi, fondi per la mobilità o quant’altro.
Il meccanismo, tutto telematico, è molto semplice: nel momento in cui lo studente fornisce la copia del contratto d’affitto registrato, automaticamente scatta il controllo telematico nell’immensa banca dati dell’Agenzia delle entrate. In questo modo si possono accertare quali documenti siano falsi o non del tutto veritieri, così non solo i contributi erogati dalla Regione, sempre più esigui, vanno a chi è realmente meritevole, ma si accorciano notevolmente i tempi di erogazione.
Ne beneficia l’intera comunità studentesca che, dopo la convenzione firmata con la guardia di finanza per controlli a campione sui beneficiari di borse di studio, ha una garanzia ulteriore di corretta e trasparente gestione dei fondi per il diritto all’istruzione destinati agli universitari di Chieti e Pescara.
Obiettivo a lungo termine, spiega la direttrice regionale dell’Agenzia, è «promuovere la legalità fiscale, non solo con le campagne fra i banchi di scuola, ma rivolgendosi direttamente ai giovani che devono gestire in autonomia le prime decisioni da adulti». Per questo nelle sedi Adsu della d’Annunzio ci sarà uno sportello dedicato a dare informazioni e supporto sui servizi forniti dall’Agenzia delle entrate.
«Siamo in un periodo di crisi», osserva il presidente dell’Adsu, Costantino Zuccarini, «e dobbiamo favorire le famiglie». Per questo, a fronte di contributi pubblici sempre più esigui, è più che mai necessario controllare la destinazione di quei fondi: lo scorso anno accademico sono state assegnate circa 1.700 borse di studio su 3mila studenti aventi diritto. «Abbiamo registrato un incremento del 25 per cento dei fruitori della mensa universitaria e gli studenti abruzzesi fanno sempre più i pendolari, invece di spendere per una casa in affitto, segno della difficoltà delle famiglie», prosegue Zuccarini. e mentre sempre meno giovanissimi riescono ad iscriversi all’università da fuorisede, l’Adsu si impegna ancora di più ad aiutare i meritevoli privi di mezzi. (f.b.)
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