Alla Teate Servizi ancora una proroga all’ultimo minuto

Turn-over per gli addetti al cimitero, in calo le ore lavorative senza rinnovo gli operai dell’acquedotto, oggi a casa
CHIETI. Il Comune rinnova in extremis per un mese i servizi di riscossione tributi, affari cimiteriali e manutenzione dei parchi gioco salvando il posto a 37 lavoratori. Da prorogare ancora, invece, il servizio acquedotto che impiega quotidianamente sei lavoratori che stamane resteranno a casa.
Al cimitero, in virtù dei cambiamenti introdotti dalla riforma del lavoro varata dal ministro Elsa Fornero, ci sarà un turn-over degli otto operai contrattualizzati dalla Teate servizi. Non basta. Diminuiranno anche le ore di lavoro settimanali che passeranno da 36 a 28. Questo perché il Comune per il rinnovo degli affari cimiteriali ha stanziato 30 mila euro invece dei 43 mila euro che servono a supportare le spese per il servizio nell’arco di un mese. Giornata incandescente sul fronte Teate servizi, la società a totale capitale pubblico il cui futuro resta appeso ad un filo sottile. Nel limbo anche i lavoratori che proprio ieri hanno beneficiato dell’ennesima proroga mensile.
«Una necessità» spiega Marco D’Ingiullo, assessore alle società partecipate, « in quanto l’ente non ha approvato il suo bilancio di previsione e quindi non può stanziare somme da destinare alla Teate servizi. Le riforme sul lavoro introdotte dal Governo, poi, hanno fatto il resto».
L’amministrazione comunale, quindi, ribadisce la necessità di ricorrere a continue proroghe mensili. Pratica stigmatizzata con forza sia dal segretario comunale Maurizio Di Michele che dal consigliere di opposizione Luigi Febo. Al quale replica D’Ingiullo.
«La riforma del lavoro prevede lo scioglimento delle società partecipate entro il 31 dicembre 2013 o, in alternativa, la messa in gara dei servizi affidati di volta in volta alle società. Di conseguenza non possiamo varare un piano industriale pluriennale senza dimenticare» sostiene D’Ingiullo, «che la passata amministrazione comunale ha sempre fatto ricorso a rinnovi mensili lasciandoci in eredità un monte debiti superiore al milione di euro». Resta, comunque, l’evidente approssimazione con cui il Comune sta gestendo la Teate servizi. Le proroghe arrivano solo all’ultimo giorno utile e sono state oggetto di un contenzioso tra i dirigenti. Non a caso il servizio acquedotto non è stato prorogato per tempo e, almeno per oggi, i sei lavoratori impegnati nel sistema idrico saranno costretti a ferie forzate. Un effetto, a quanto pare, dello scontro tra dirigenti che si è consumato durante la mattinata di ieri prima dell’intervento del sindaco Umberto Di Primio.
«L’augurio», afferma Valerio Visini, presidente della Teate servizi «è che l’ente ci affidi in fretta i servizi per più di un mese. Altrimenti è dura».
Paola Puglielli, segretario provinciale della Cgil funzione pubblica, tuona. «Siamo davvero perplessi del comportamento di un’amministrazione che sul fronte Teate servizi continua a cumulare colpevoli ritardi ricorrendo a proroghe», dice Puglielli «che costano di più di un piano industriale».
Jari Orsini
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