Altre due auto bruciate nella notte

Raid alla periferia di San Salvo e sulla collina di Montevecchio: distrutti una Golf e un furgoncino utilizzato per l’antincendio

VASTO. Il domino del fuoco non si ferma. Altre due vetture sono state incediate a distanza di mezz’ora l’una dall’altra a San Salvo e Vasto la notte fra sabato e domenica. A San Salvo le fiamme hanno danneggiato la Volkswagen Golf di G.R., operaio. Non è escluso che l'incendio sia stato provocato per dirottare l’attenzione delle forze dell’ordine sul rogo e mettere a segno indisturbati un furto di rame e cavi elettrici in contrada Ributtini, fra San Salvo e Cupello. A Vasto nel mirino degli incendiari è finito il fuoristrada del gruppo Histonium Cb di Protezione civile diretto dall’ex vigile urbano Antonio Parisi. Il mezzo, che era stato affidato in conto vendita, era parcheggiato su un terreno della collina di Montevecchio a ridosso della statale 16.

Il rogo di San Salvo. La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata alle 23,20 di sabato. Le forze dell’ordine erano impegnate a vigilare sulla sicurezza dei partecipanti a “Nottambula” la notte bianca del centro di San Salvo. Il piromane ha colpito ancora una volta in periferia, non lontano dal cimitero. Non ci sono testimoni. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, la Golf di un tranquillo operaio del paese stava bruciando in via Malvin Jones. Il proprietario non abita in quella zona. Aveva parcheggiato la vettura poco prima per andare a festeggiare Nottambula. Sono in molti a ritenere che l’incendio sia stato appiccato a caso per dirottare le forze dell’ordine in quella strada per tenerle occupate. Contestualmente al rogo è stato infatti messo a segno un furto di rame in contrada Ributtini.

Le fiamme a Vasto. Poco dopo mezzanotte i soccorritori erano ancora a San Salvo e da Vasto è arrivato un altro Sos. In pochi minuti i vigili del fuoco hanno raggiunto località Montevecchio, a ridosso della riviera. Al centro di un terreno in discesa c’era un camioncino avvolto dalle fiamme. Il fuoco è partito dal motore e ha distrutto la parte anteriore del fuoristrada usato fino a qualche mese fa per domare gli incendi. Attualmente il camioncino era stato affidato in conto vendita a un concessionario. Forse il veicolo è stato rubato e portato in quella zona. Nel tentare di mettere in moto il mezzo, il fuoristrada potrebbe aver preso fuoco. L’incendio potrebbe quindi essere il risultato del tentativo di furto fallito o forse è l’ennesimo messaggio veicolato con il fuoco non contro contro la Protezione civile. I servizi di vigilanza dei volontari, che nelle ultime settimane hanno sventato raid e aiutato le forze dell’ordine a identificare chi sporca la città e compie atti vandalici, potrebbero aver infastidito chi non ama vivere nella legalità.

Paola Calvano

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