Anziana trovata ferita ascoltati i soccorritori
Nessuno ha risposto finora all’appello dei familiari in cerca di testimoni La donna, 81 anni, è in prognosi riservata. Indagini della polizia
LANCIANO. La sfilza di domande al momento è solo per i soccorritori. La speranza è che spunti un testimone in grado di raccontare che cosa è successo nel tardo pomeriggio di Carnevale.
Il caso dell’anziana trovata in fin di vita nel rione San Giuseppe rischia di essere archiviato in fretta. A meno che Lucia Paglione, 81 anni, ricoverata in prognosi riservata nell’ospedale Renzetti, non mostri segni di miglioramento talmente evidenti da consentirle di spiegare lei stessa quanto le è accaduto mentre forse attraversava la strada che scende da via Calabrò, di fronte a piazzale Cuonzo, verso l’imbocco di via Martiri VI Ottobre, nella zona compresa tra lo stadio Biondi e il palazzetto.
La polizia del commissariato di Lanciano al momento ha ascoltato solo quanti martedì 12 febbraio hanno chiesto l’intervento dei sanitari del 118 dopo aver notato il corpo della donna sull’asfalto, ai piedi della scalinata che accorcia il tragitto verso il piazzale. La Paglione era priva di sensi, con ferite gravi alla testa e sul corpo. Da allora sono passati dodici giorni ma l’anziana ancora non ha ripreso conoscenza.
Potrebbe essere caduta dalle scale, battendo violentemente la testa a terra, ma le ferite, secondo i familiari, lasciano spazio a più di un dubbio: infatti potrebbe essere stata investita da un pirata della strada o anche scippata. Tutte ipotesi al vaglio degli investigatori. «Gli esami effettuati subito in ospedale», racconta il nipote della donna, Giancarlo Paglione, «hanno evidenziato un grave trauma cranico e molteplici fratture in varie parti del corpo».
I familiari si sono rivolti al Centro per lanciare un appello, affinché chi abbia visto qualcosa si faccia vivo e aiuti la polizia a chiarire ciò che è accaduto alla loro congiunta.
La Paglione percorreva abitualmente il tragitto da casa sua, in via Modesto della Porta, a piazzale Cuonzo e poi in viale Cappuccini, per andare a trovare la figlia. Quella scalinata l’ha percorsa tante volte, e poiché in più punti i gradini sono sgretolati, potrebbe essere caduta finendo sulle strisce pedonali di sotto. Al momento un solo elemento che faccia propendere per l’investimento d’auto non c’è, ma i dubbi che l’anziana abbia fatto tutto da sola nella caduta sono tanti.
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