Bagni pubblici devastati, gestione ai privati

28 Agosto 2013

Il Comune corre ai ripari dopo l’ennesima incursione vandalica alla Marina con danni per 8 mila euro

VASTO. Strutture a pezzi e un danno che ammonta a circa 8 mila euro. È il resoconto dei raid vandalici compiuti nell’ultima settimana. Un conto salato che il Comune non vuole e non può più sopportare. Sostituire vetrate, panchine e bagni distrutti dalla furia dei teppisti significa togliere dalle casse comunali i pochi soldi a disposizione per sanare le strade o eseguire opere di pubblica utilità.

Per questo il sindaco Luciano Lapenna ha ordinato la chiusura dei bagni pubblici. A mali estremi, estremi rimedi. Gli operai dell’Ufficio servizi del Comune hanno apposto i sigilli alle strutture.

Davanti a una spesa non più sostenibile il Comune ha deciso di affidare la gestione dei bagni pubblici ai privati. Presto verrà pubblicato un bando di gara per l’affidamento dei sevizi igienici così come avviene in molte altre località turistiche del Paese. Il privato provvederà alla manutenzione e vigilanza. È probabile che i servizi diverranno a pagamento. Ma è l’unico modo per offrire un buon servizio evitando agli scellerati di procurare danno all’intera collettività.

Il raid vandalico a Vasto marina ha comunque rinfocolato la polemica della videosorveglianza. «Sono anni che aspettiamo ma le telecamere non si vedono. Eppure, e la cronaca lo racconta, è l'unico modo per mettere un freno alle scorribande notturne prive di senso», affermano i residenti di lungomare Cordella.

Sull’ultimo raid del 22 agosto indaga la polizia. Gli agenti hanno compiuto accurati rilievi individuando anche alcune impronte che potrebbero portare gli investigatori sulla buona pista. Inutile chiedersi perché c’è chi si diverte a danneggiare. Davanti all’evidenza e al desolante bilancio dei danni provocati in città solo negli ultimi mesi ( tutti i bagni pubblici distrutti, incendi, pali dell’illuminazione divelti, panchine saccheggiate, imbrattati monumenti, fontane e muri) l’unica cosa da fare è correre ai ripari. Affidare i servizi igienici a privati forse non risolverà il problema ma sicuramente renderà più difficile le insensate spedizioni punitive organizzate dalle gang.

La decisione dell’amministrazione comunale inevitabilmente sta dividendo la città in due. La maggioranza è d’accordo ma c’è anche qualcuno a cui l’idea della gestione privata non piace affatto. (p.c.)

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