Beve un disinfettante e muore, indagati 22 tra medici e infermieri
Lanciano. L’inchiesta sulla morte di Vittorio Iasci di Frisa, deceduto lo scorso 28 novembre dopo aver ingerito per errore un disinfettante: il reato configurato è omicidio colposo
LANCIANO. Sono 22 tra medici e personale sanitario dell’ospedale di Lanciano le persone indagate per omicidio colposo in riferimento alla morte di Vittorio Iasci, 67 anni, di Frisa, deceduto lo scorso 28 novembre dopo essere stato ricoverato un mese prima per aver ingerito per errore un disinfettante cutaneo per cani. Iasci, che aveva un quadro clinico molto complesso e soffriva di cuore, aveva ingerito il disinfettante dopo essersi preso una medicina mentre si trovava nell’allevamento di cani gestito dai figli: era stato prima ricoverato in Rianimazione e poi in Medicina. Visto che la sola ingestione del disinfettante non avrebbe potuto portare al decesso la magistratura, su denuncia dei familiari, sta indagando se in ospedale si siano verificate altre presunte responsabilità, anche di negligenza ed imperizia, da parte dei vari sanitari che hanno avuto in cura il paziente. Intanto oggi è stata eseguita l’autopsia sulla salma: quale consulente della procura, il pm Ruggero Dicuonzo, ha nominato il medico legale Cristian D’Ovidio di Chieti, il quale dovrà stabilire la causa del decesso, a seguito di analisi tossicologiche.