Bollette annullate Di Paolo: il sindaco dica chi è colpevole
L’attacco dell’ex vice di Di Primio: si prenda la responsabilità di un errore che pagheranno ancora una volta i cittadini
CHIETI. «Il sindaco la smetta con i proclami e faccia i nomi e i cognomi di chi ha sbagliato nell’emissione delle bollette dell’acqua». Bruno Di Paolo, ex vice sindaco e leader di Giustizia sociale, torna a punzecchiare il primo cittadino sulla controversa vicenda delle bollette dell’acconto idrico 2012. Annullate dall’amministrazione comunale con un’apposita delibera di giunta dopo le veementi proteste degli utenti che si sono visti comminare consumi gonfiati e calcolati su diciotto invece che dodici mesi dello storico pregresso. Resta, ovviamente, la brutta figura politica per i vertici di palazzo d’Achille che di certo non si sono fatti una buona pubblicità. Non a caso in molti hanno raccontato di un sindaco furente con i suoi più stretti collaboratori e con l’entourage della Teate servizi, presieduta da Valerio Visini.
«Il presidente della Teate servizi», attacca Di Paolo, « è stato nominato politicamente dall’amministrazione in carica e quindi le colpe restano sempre del sindaco. Se qualcuno, come dice Di Primio, ha commesso degli errori deve pagare. Ma è giunto il momento che il sindaco dia seguito alle sue invettive, è troppo facile puntare il dito sugli altri».
Il leader di Giustizia sociale lamenta anche la confusione che aleggia in Comune. «L’acconto idrico 2012 è stato annullato ma non si capisce ancora bene come si dovranno comportare coloro che hanno già pagato le bollette inviate dalla Teate servizi e chi si accollerà le spese relative alla ristampa delle fatture. Purtroppo», riprende Di Paolo, «si continua a navigare a vista ad esclusivo danno dei cittadini».
L’ex vice sindaco, poi, coglie l’occasione per togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa dopo la sua estromissione dalla giunta comunale e la scelta di Maria Rita Febbo in qualità di nuovo vice sindaco.
«Il sindaco aveva annunciato subito benefici per la macchina amministrativa del Comune con la nomina del nuovo vice sindaco ma», sottolinea Di Paolo, « non mi sembra che le cose siano migliorate. Anzi, politicamente sono addirittura peggiorate con il sindaco che si è dovuto affrettare a dare contentini sotto forma di deleghe ai consiglieri rimasti delusi dalla scelta di un vice sindaco esterno per evitare peggiori conseguenze alla coalizione di centrodestra».(j.o.)
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