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Boom di richieste per l'eolico nel Medio Vastese, sindaci in allarme

Diciotto sindaci a San Buono nel primo di una lunga serie di incontri: chiedono alla Regione linee guida precise in materia eolica

SAN BUONO. Sono 18 i sindaci del Medio Vastese che si sono ritrovati nel Teatro San Filippo a San Buono nel primo di una lunga serie di incontri, per chiedere alla Regione  linee d'intervento certe rispetto al boom di richieste d'installazione di pale eoliche.

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Si tratta di un'area molto vasta che comprende una delle comunità montane più importanti della Regione con all'interno circa 24mila abitanti, e che, da Gissi a Tufillo, offre, sotto il profilo ambientale, scenari di indubbia suggestione. Tutto questo rischia di essere contraddistinto dalla massiccia ed ingombrante presenza di decine di pale eoliche che, al netto dei benefici per quel che riguarda il tema dell'energia rinnovabile, andrebbero a deturpare un intero paesaggio: "Non siamo ideologicamente contrari alle pale eoliche - tiene a precisare il sindaco di San Buono Nicola Zerra - chiediamo solo regole certe per evitare una vera e propria invasione".

"All'incontro, oltre ai consiglieri regionali Paolucci e Prospero, e al delegato della Provincia di Chieti Carlo Moro, oltre a rappresentanti di diverse associazioni ambientaliste, ha partecipato anche l'assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca. La Comunità del Medio Vastese sta vivendo una fase estremamente positiva per quel che riguarda l'aspetto turistico, sempre più persone, anche dall'estero, stanno acquistando immobili nei centri montani proprio perché affascinati dal suggestivo contesto ambientale: "Abbiamo anche ottenuto fondi importanti dal PNRR da investire sul turismo in questo territorio - dichiara ancora Zerra - e non vorremmo che tutti questi sforzi fossero vanificati dalla presenza di decine decine di pale eoliche che vanno ad occupare un fulcro di 150 metri per un'altezza massima di 230 metri, in zone boschive ed incontaminate. Da considerare anche l'aspetto relativo alle società richiedenti, circa una decina, qualcuna con ottime referenze come la Edison, ma altre hanno l'aria di società costituite ad hoc, con capitali sociali risibili. Al netto dei benefici per le nostre casse comunali, temiamo che il danno potrebbe essere maggiore".

Già pronta una delibera congiunta da parte dei sindaci per chiedere le giuste delimitazioni, come ad esempio la scelta condivisa delle aree dove installare le pale, mentre L'assessore Magnacca si è detta disposta a fare da portavoce con il governatore: "Il presidente Marsilio ha, di recente, all'interno del Comitato delle Regioni in Europa, richiamato ad un atteggiamento laico che rifugge ogni integralismo sia quello del si a tutti i costi verso le energie rinnovabili che verso gli integralisti del no e del ritorno al passato - ha scritto in una nota la Magnacca - Personalmente sono convinta che sono maturi i tempi per valutare con diversa consapevolezza il tema dell'energia, rifuggendo dalla corsa folle e disordinata verso l'eolico che, distruggendo agricoltura, paesaggi, economie locali e futuri sviluppi delle comunità dell'entroterra, spinge queste aree verso un ulteriore spopolamento".