Bruciati cinquanta ettari di terreni agricoli
Casalbordino, per 2 giorni il fuoco invade vigneti e uliveti di contrada Fornace In molti colti da malore per il fumo. I cinghiali spaventati si rifugiano in paese
CASALBORDINO. «Un disastro. Qui è tutto bruciato e tanti anziani stanno male. Non si riesce più a respirare per colpa del fumo». Sono spaventati e disperati i residenti di contrada Fornace.
Per due giorni il fuoco ha minacciato le loro case. L'intervento dei Canadair dall'alto e dei vigili del fuoco, Forestale e protezione civile a terra non è bastato a soffocare tutti i focolai. Complice il caldo torrido, diversi fenomeni di autocombustione hanno impegnato i soccorritori fino a ieri sera. L'ultimo focolaio ha ripreso ad ardere alle 15. Gli ettari andati in fumo sono più di 50. Ad aggravare la situazione si sono aggiunti i cinghiali. A decine, spaventati dal fuoco hanno invaso le strade del paese. Altri ungulati hanno preso d'assalto le colture. Un branco ha danneggiato anche un auto in transito. Gli agricoltori hanno cercato di difendere con ogni mezzo oliveti e vigneti. Qualcuno invoca lo stato di calamità.
«Non appena possibile valuteremo i danni», dice il sindaco Remo Bello. Il sospetto che si sia trattato di un gesto doloso è fondato. Non sarà semplice tuttavia condurre le indagini. Il fuoco, come noto, cancella tutto. In aiuto dei vigili del fuoco di Vasto e Casalbordino sono dovuti intervenire squadre di volontari da Villalfonsina, Vasto, Scerni, Ortona. Gli stessi cittadini si sono rimboccati le maniche aiutando con ogni mezzo le squadre di soccorso. Le lingue di fuoco hanno attaccato una zona impervia che già in passato è stata presa di mira più volte dai piromani. Divorando la vegetazione secca il rogo si è spinto nell'interno arrivando a lambire i comuni vicini. Anche Villalfonsina ha subito danni.
«Alle 13 un nuovo focalaio ha creato problemi a diversi residenti di Villalfonsina al confine con Casalbodino», conferma il sindaco Mimmo Budano. Diverse le chiamate di soccorso al 118 per attacchi di asma, problemi respiratori e cardiocircolatori. E' senza dubbio il più grave incendio avvenuto nel Vastese negli ultimi anni dopo quello che nel 2007 ha devastato la valle del Trigno.
Le modalità e molti particolari riferiti dai cittadini spingono la Forestale a ritenere che si sia trattato di un disastro provocato volutamente da qualcuno.
Gli investigatori stanno raccogliendo in queste ore numerose testimonianze.
Chiunque fosse a conoscenza di particolari utili è pregato di riferirli ai vigili del fuoco, ai carabinieri o alla forestale.(p.c.)
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