Italia dei valori
Caso Di Pietro partito unito ma divide l’intesa col Pd
LANCIANO. Unanimi nell’appoggiare Antonio Di Pietro, ma discordi nell’avviare una linea condivisa di partito. Ha effetti anche in città il terremoto politico che sta scuotendo l’Idv in seguito alla...
LANCIANO. Unanimi nell’appoggiare Antonio Di Pietro, ma discordi nell’avviare una linea condivisa di partito. Ha effetti anche in città il terremoto politico che sta scuotendo l’Idv in seguito alla trasmissione di Rai 3 Report e della presa di posizione del capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori, Massimo Donadi. Il partito fondato dall’ex magistrato molisano nel 1998 sta vivendo anche alla base diverse correnti contrastanti.
Lunedì scorso si è riunito il direttivo cittadino. La linea prevalente, sposata dal consigliere comunale di maggioranza Gabriele Di Bucchianico, è quella di escludere una futura alleanza con il Pd. «Siamo con Di Pietro perché lo riteniamo una persona onesta», spiega Di Bucchianico, «ma escludiamo future alleanze con il Partito democratico. Così come anche espresso dal capogruppo regionale Carlo Costantini, riteniamo che questo attacco senza precedenti a Di Pietro sia partito proprio da una frangia interna al Pd. Non ci tiriamo fuori dal centrosinistra», prosegue il consigliere Idv, «è il Pd che ha più volte dimostrato di volersi avvicinare all’Udc».
Di tutt’altro avviso è Michele Marino, coordinatore cittadino del movimento. «La mia è una posizione di responsabilità politica», spiega, «è necessario recuperare l’alleanza con il Pd per responsabilità verso la nostra storia e per vedere Di Pietro come ministro della Giustizia. Ci sono alcuni rappresentanti dell’Idv locale che vogliono allearsi con Grillo, ma io obietto che è lo stesso Grillo a non volersi alleare con Di Pietro. L’Idv è percepita come parte del sistema dei partiti, e il Movimento 5 stelle si oppone a questa logica, che senso ha rincorrere Grillo?». Marino pensa invece a un futuro governo con il Pd e con Sel «perché insieme rappresentiamo la legalità. Voterò alle primarie», conclude, «la mia preferenza è per Vendola». (d.d.l.)
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