Casoli a Ventotene per gli internati
Lo storico Lorentini porta la sua ricerca sfociata nella “Piazza della Memoria”
CASOLI. Un recente corso di formazione per docenti svoltosi a Ventotene ha riacceso i riflettori sul confino politico nell'epoca del fascismo.
L'isoletta di Ventotene con la vicina Santo Stefano fu sede di un duro e lungo confinamento di esponenti dell'antifascismo italiano (tra i più noti Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, estensori del Manifesto per un'Europa unita, oltre all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini ed altri). Si è inaugurato anche un "Memoriale del confino" con i nomi di oltre 2.000 confinati.
A Ventotene si è parlato anche di Casoli con la presenza di Giuseppe Lorentini, dottorando dell'Università del Molise, che ha scoperto e messo online i confinati nel campo di concentramento casolano che ospitò tra il 1943 e il 1944 218 ebrei e antifascisti sloveni, alcuni finiti ad Aushwitz.
Dell'insieme di questo fenomeno ha parlato Anthony Santilli, del Centro di ricerca e documentazione sul confino politico di Ventotene Santo Stefano, mentre Lorentini ha illustrato i punti salienti della sua ricerca, concretizzatosi nella denominazione di "Piazza della Memoria di Casoli" a opera del Comune.
Il sindaco casolano Massimo Tiberini ha parlato della formazione di «una rete di memoria come ponte tra passato e futuro». (g. m.)
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