Castel Frentano, scippa un’anziana mentre è ai domiciliari

Si allontana da casa e, insieme a un complice, avvicina l’87enne per strapparle la collanina dal collo: arrestato di nuovo

CASTEL FRENTANO. È di nuovo in carcere Amedeo Malvone, 48 anni, di Torre Annunziata, accusato di aver strappato dal collo di una vecchietta una collana d’oro mentre avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri di Castel Frentano, che hanno svolto le indagini coordinate dalla Procura di Lanciano, eseguendo la misura accordata dal giudice per le indagini preliminari Massimo Canosa. Secondo quanto accertato dai militari, Malvone, pur essendo ai domiciliari, se ne andava in giro a commettere scippi.

Le indagini sono partite subito dopo la denuncia dell’anziana, una 87enne di Castel Frentano, vittima dello scippo avvenuto a fine febbraio, in pieno giorno. La donna era stata avvicinata nel centro del paese da Malvone e da un complice. I due erano a bordo di un’auto e hanno chiesto alla nonnina un’indicazione stradale. Ovviamente era solo una scusa, un pretesto per avvicinarla. Quando l’anziana è stata a tiro le hanno tirato il cappotto, strappato la collana d’oro dal collo e sono fuggiti. Fortunatamente a parte lo spavento, l’87enne non ha riportato lesioni o ferite. Così è subito andata in caserma a sporgere denuncia. Le indagini sono partite immediatamente e di grande aiuto, come fanno notare i carabinieri, è stata la collaborazione, oltre che della vittima, anche di alcuni cittadini presenti al momento dello scippo, che hanno descritto l’auto e sommariamente anche i malviventi.

Dopo circa un mese di indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi, si è arrivati all’identificazione di Malvone. L’uomo, nonostante fosse agli arresti domiciliari per scontare la condanna per un altro reato, era riuscito a evadere e commettere uno scippo. In realtà Malvone aveva il permesso di allontanarsi da casa solo tra le 10 e le 12 per assolvere alle necessità proprie e della famiglia. E in queste due ore, invece, si sarebbe dedicato agli scippi. Vista quindi la dedizione all’attività delinquenziale, e in spregio anche a qualsiasi provvedimento giudiziale, il sostituto procuratore ha chiesto al Gip di applicare all’uomo la misura cautelare in carcere.

Malvone è, così, finito in cella. Ma l’inchiesta dei carabinieri non è chiusa: in macchina con l’uomo c’era un amico, complice nello scippo, che i carabinieri stanno cercando di identificare. Il nuovo arresto segue quelli, sempre effettuati da carabinieri e Procura, di cinque malviventi che sarebbero autori di rapine, furti e di uno scippo, commessi negli ultimi due mesi a Lanciano, soprattutto a danno di anziani.

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