Chieti: autista del bus preso a schiaffi e pugni
Aggressione sulla linea per Pescara: giovane fermato dai carabinieri, il conducente ferito al volto. Pullman fermo per un’ora
CHIETI. Minacce, schiaffi e pugni al conducente dell’autobus e, poi, insulti anche ai carabinieri intervenuti per fermarlo. I 6 passeggeri del bus di linea Chieti-Pescara si sono ritrovati, nella notte tra martedì e mercoledì, spettatori di un’aggressione ai danni di un autista della Tua. A mettere fine alla lite, che ha tenuto fermo il mezzo pubblico per oltre un’ora all’altezza di via dei Peligni, sono stati i carabinieri di Chieti: l’aggressore, un ragazzo di 26 anni di Chieti, è stato denunciato per percosse e lesioni, interruzioni di pubblico servizio e oltraggio a pubblico ufficiale. L’autista, con il volto ferito, ha riportato una prognosi di 5 giorni: niente di grave ma l’episodio riapre il caso sicurezza sui mezzi pubblici.
Tutto è cominciato circa 10 minuti dopo la mezzanotte alla fermata del Tricalle nei pressi della chiesa di San Francesco Caracciolo: secondo la versione fornita ai carabinieri dall’autista e anche dai testimoni, il bus si è fermato per permettere al giovane e alla fidanzata ventenne di salire. Il ragazzo è salito subito mentre la ragazza avrebbe continuato a parlare con un conoscente alla fermata ritardando di salire a bordo. L’autista così le avrebbe chiesto di salire velocemente e, poi, è ripartito. Nel giro di pochi minuti, però, il 26enne si è alzato dal proprio posto e si è presentato al fianco dell’autista dicendogli che, per colpa sua, la ragazza si era fatta male a un braccio che sarebbe rimasto intrappolato nella porta mentre saliva. Mentre l’autista continuava a guidare il mezzo, il giovane lo avrebbe picchiato e colpito più volte in faccia fino a fargli cadere anche gli occhiali per terra. Poi, il conducente, all’altezza di via dei Peligni, ha fermato il mezzo e ha tentato di calmare il ragazzo in preda alla rabbia ma lui non voleva proprio saperne. Con il proprio cellulare, allora, l’autista ha lanciato l’allarme e ha chiesto aiuto al 112. Quando sono arrivati i carabinieri, guidati dalla tenente Maria Di Lena, il giovane non si è fermato: «Io non mi spavento di fronte a una divisa», ha detto ricoprendo i militari dell’Arma di insulti. Fermare il giovane non è stato facile: il mezzo è rimasto fermo per un’ora e i passeggeri sono stati costretti ad aspettare la fine dell’intervento dopo l’una di notte. I 6 passeggeri sono stati ascoltati come testimoni dai carabinieri.
Un altro autista della Tua era stato aggredito il 24 maggio a Lanciano. Il 4 dicembre scorso, a Luco dei Marsi, un controllore era stato picchiato da un passeggero senza biglietto. (p.l.)