Chieti ha il primato del dissesto idrogeologico in Abruzzo: se ne parla nella nuova puntata di “31 minuti”
Lo speciale si chiama “Il sacco di Teti”. Appuntamento a questa sera, dalle ore 22, su Rete8
CHIETI. Teti, secondo la leggenda, era la mamma di Achille, il fondatore di Chieti oltre 3.200 anni fa. Achille dedicò alla madre questa città arroccata su un colle che lentamente si sfalda, tre millimetri al giorno. La forza e le debolezze di Achille si vedono ancora oggi: Chieti è risucchiata in un vortice di debiti da 80 milioni di euro che significano dissesto finanziario; ma a Chieti c’è anche il dissesto idrogeologico: in città si sa da sempre, di certo dal 1969 quando un quartiere intero fu costretto allo “sfollamento”. Ma oggi, dopo una colata di cemento, Chieti vanta il primato del dissesto in Abruzzo: una zona rossa da 150 appartamenti, 11 palazzi distrutti dalle crepe e già sgomberati, decine di famiglie senza più una casa, due scuole chiuse.
Si chiama “Il sacco di Teti” la nuova puntata di “31 minuti”, il settimanale di approfondimento di Rete8 in collaborazione con il Centro che torna in onda questa sera alle ore 22 (riprese di Luigi Cinquino, regia di Danilo Cinquino e Antonio D’Ottavio). Un racconto tra cementificazione selvaggia e allarmi ignorati, l’appello dei residenti del comitato di Santa Maria lanciato dal portavoce Ettore D’Orazio e il racconto di una vita da sgomberati con le case distrutte. Con Erika Gambino entreremo all'interno degli edifici sgomberati per raccontare quelle crepe sui muri che hanno costretto i residenti ad andare via dalle loro case.
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