Chieti, il Comune: l'Enel ci deve 700 mila euro

Arretrati Ici, accertamento di Teate servizi sulla centrale di Triano

CHIETI. La Teate servizi chiede alla società Enel Green Power spa quasi 700 mila euro di Ici per la centrale idroelettrica di Triano, allo scalo, per le annualità 2005 e 2006. La multinazionale italiana dell'energia rinnovabile impugna l'avviso di accertamento ricevuto davanti alla Commissione tributaria della provincia. La società a totale capitale pubblico ha già presentato le controdeduzioni. «Siamo sicuri di avere ragione», afferma Valerio Visini, presidente della Teate servizi, «e convinti di poter versare nelle casse comunali quasi 2 milioni di euro di soldi freschi ad ulteriore riprova della bontà della nostra azione di riscossione dei tributi».

Una speranza che poggia su una serie di calcoli pratici. Questo perché, secondo la Teate servizi, l'Enel Green Power è morosa nei confronti del Comune per quanto riguarda la tassa annua dell'Ici corrisposta all'ente negli ultimi sette anni. Per adesso la Teate servizi ha presentato un conto parziale all'azienda ma gli accertamenti continueranno. «Nel complesso», aggiunge Visini, «effettueremo controlli tributari sull'Ici fino all'annualità 2011».

In questo lasso di tempo, a detta della società comunale, l'Enel Green Power ha versato molto meno di quanto dovuto al Comune di Ici per la centrale idroelettrica di Triano che ha da poco festeggiato i 70 anni di attività. Nata nel periodo bellico e realizzata con una serie di accorgimenti per sfuggire ai bombardamenti tedeschi. E' stato calcolato che la multinazionale italiana dell'energia deve circa 332 mila euro di Ici per il 2005 e 328 mila euro per l'anno successivo a fronte di un canone di Ici annuo quantificato in 155 mila euro. «Nella richiesta formulata all'Enel sono calcolate anche le spese dei bolli e quelle relative alle morosità. Siamo certi», riprende Visini, «di poter riscuotere queste somme in quanto abbiamo studiato con attenzione il caso sulla base di episodi simili che sono stati registrati in altre parti d'Italia».

Nello specifico la Teate servizi ha richiesto all'Enel Green Power l'adeguamento della rendita catastale della centrale di Triano. «Per cui l'Enel», spiega Visini, «paga l'Ici al Comune in quanto parliamo di un'area produttiva che insiste sul territorio comunale. A nostro avviso l'Enel non ha versato all'ente una giusta percentuale di Ici in virtù della produzione della centrale». Adesso la Commissione tributaria provinciale sarà chiamata a risolvere una querelle che potrebbe regalare una boccata d'ossigeno alle casse esangui di palazzo d'Achille. «Lo scorso anno tra Ici, Tarsu, Tosap e bollette dell'acqua abbiamo riscosso 25 milioni di euro, 4 milioni di euro in più rispetto al 2010. La Teate servizi», dice Visini, «funziona e anche bene».

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